ilKuda - www.kuda.tk

Post N° 278


sabato abbiamo fatto una grigliata sotto l'acqua...ieri non stavo molto bene (nulla di grave, problemi di stomaco), una vicina è venuta ad offrirmi sostegno, poi mi ha portato il pranzo. degli amici hanno cancellato un viaggio alla spiaggia per venire alla mia casetta a passare il pomeriggio, natacha e catucho mi hanno raggiunto per darmi un massaggio con bastoni caldi... il nonno calderon ne ha approfittato per fare un giretto a vedere la casa. mi hanno regalato un pezzetto di parmigiano... quasi quasi ci guadagno a non sentirmi troppo bene.però qui voglio riportare alcune righe del diario di don sandro, che adesso è in brasile, perchè spiegano molto bene l'idea che io ho del mio stare qui.dalle pagine del diario di don sandro:Domenica, 2 aprile 2006Pioggia intensa mi sorprende nell’amaca, un senso di pace, di speranza per chi lavora la terra, segno anche che ancora la natura riprende il sopravvento sulle nostre violenze.Ore dolcissime di silenzio, prima che irrompa la luce fantastica del mattino.Sono queste le ore magiche delle madrugadas, silenzio, salmi, silenzio… in attesa che Lui si faccia sentire.
In questi mesi sto lavorando con Jùlio per ridare splendore di accoglienza alla casa di incontri qui vicino a dove vivo. E’ una casa grande che può ospitare 60-70 persone, molto ricercata per gruppi che vogliono gustare momenti prolungati di silenzio, è la casa di Canãa. Già nel 1999, facendo un anno di silenzio e solitudine qui, ho dedicato tempo e lavoro per dare a questa casa un aspetto di dignità, bellezza, utilità, praticità. E’ davvero un bel posto.Queste case hanno già saggiato le mie mani, sento questo dono: la gioia di rendere bello, con immense fatiche, ogni angolo che incontro. Non me ne vanto, è un dono che poi mi dà in ritorno freschezza sempre nuova. Senza un lavoro così, forse anche il mio silenzio e solitudine non resisterebbero.Innanzitutto ho pulito la boscaglia di 6 anni di accumulo di rami secchi, foglie, anche immondizie… poi ho seminato fiori, piantato alberi, poi ho iniziato a fare sbarramenti per fermare l’erosione del terreno… poi ho cominciato a sollevare pilastri di legno della struttura portante di corridoi… poi ora sto pulendo stanze, aggiustando porte, bagni, luci, finestre… disinfestazioni varie.Questa è la mia manualità, che unita al cibo povero, casa povera, silenzi lunghissimi… formano insieme la mia gioia e la mia passione, anche sofferta, come un dono che il Signore mi sta facendo. Don Sandro Spinelli www.condividendo.it