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una bambina in mano a se stessa


nel messaggio 282 raccontavo della situazione delle bambini haitiane vendute dai genitori a dei trafficanti e importate in repubblica dominicana dove venivano impiegate in lavori domestici dalle famiglie medio borghesi.mercoledì pomeriggio abbiamo accompagnato una di queste bambine, riscattate da Onè Respe attraverso una sentenza del tribunale, a una specie di colleggio a Salcedo. La bambina ha dei documenti falsi che certificano che ha 13 anni, ma a vederla ne dimostra almeno un paio di più. Ha dovuto spesso abbandonare la scuola per andare a vendere dei dolci per la strada, viveva in situazione di semi-schiavitù lavorando per un po' di cibo e spesso ricevendo percosse e violenze. Il tribunale, per allontanarla dalla famiglia dominicana l'ha affidata alla coordinatrice di Haina di onè Respe, che sarà la responsabile per questa bambina almeno finchè compierà 18 anni. A Salcedo esiste una struttura che accoglie ragazzi e ragazze (una ventina) poveri per permetter loro di andare a studiare alle scuole pubbliche della cittadina. Il posto è molto bello, in mezzo ai campi, in una zona rurale che chiamano conuco (l'orto). I ragazzi fanno vita di comunità dove i più grandi aiutano i più piccoli nei compiti e nella gestione delle proprie cose. La bambina che abbiamo accompagnato perchè conoscesse il posto, dove entrerà il 5 di agosto, era molto disorientata. Sono settimane che viene un po' sballottata da una casa all'altra perchè non si riesce a trovarle una sistemazione stabile. Adesso sta vivendo con la preside delle scuole di Onè Respe di Santiago. Di giorno andrà ad aiutare nel laboratorio di candele, per distrarsi un po', poi, finalmente, inizieranno i campi estivi e anche lei potrà divertirsi un po'.ps: nella foto un momento della visita all' Hogar di Salcedo