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bambini ricchi e bambini poveri


Mercoledì scorso eravamo con i bambini delle baraccopoli di haina in visita all’Acquario nazionale di Santo Domingo. I bambini felicissimi di vedere tanti pesci e tartarughe, davvero incantati dalla visita. La struttura ha anche un bellissimo parco ed è lì che decidiamo passare il pomeriggio, giocando, colorando e riposando alla riva dal mare. Non siamo però i soli che han avuto questa idea e ci troviamo in compagnia di un gruppo di bambini probabilmente di qualche hotel. Pochi di loro parlano spagnolo, sono bianchissimi e gli animatori portano con loro sacchi di giochi, palloni e aquiloni.Noi siamo molto meno forniti anche perché sembra che a nessuna organizzazione internazionale interessi particolarmente che dei bambini di 2/5 anni vengano portati per un po’ di ore fuori dalle baraccopoli in cui vivono e in cui sono perennemente avvelenati dalle alte concentrazioni di piombo che ci sono nell’aria; percui è Onè Respe che deve farsi carico della maggior parte dei costi di queste uscite.Ma i bambini giocano senza problemi, si divertono e si uniscono nelle corse e negli scherziVerso le due e mezza i nostri vicini organizzano una pignatta, una borsa di plastica viene riempita di dolci e fissata a un albero,i bambini devono cercare di abbatterla con un bastone. Quando i dolci cadano al suolo i bambini dell’hotel si lanciano alla conquista del premio e ricompaiono con le mani piene di mars e m&m’s, quattro o cinque pacchetti a testa.Solo uno di loro, su una cinquantina, pensa di portare un dolce in regalo ai suoi compagni di giochi che rimangono ad osservare la scena da lontano ed andranno alla riceca di qualche resto quando i nostri vicini torneranno alle loro stanze di albergo.