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calcio in dominicana


sto vivendo i campionati di calcio dall'estero per la prima volta, e per di più in uno stato dove il calcio è qualcosa di marginale e relagato principalmente agli immigrati haitiani. un canale televisivo dominicano trasmette le partite; ma i commenti sono esileranti. I gironi eliminatori sono trascorsi spiegando le regole del calcio ("uno sport che ha solo 11 regole", se lo dicono loro bisogna crederci), poi a parlare bene del brasile e adesso hanno iniziato a inventarsi ipotetici dialoghi tra i giocatori. Ma la cosa più bella è stata ieri quando per un dieci minuti buoni hanno elencato tutti i vip dominicani che si stavano appassionando al calcio e altri cinque per lamentarsi che i segretari dei vari ministri chiavano in redazione perchè non venivano citati nella diretta.e di spiegare le regole c'è n'è bisogno. le domande più belle che mi sono state rivolte sono state:- ma quante sono le porte?- ma si può segnare in ogni porta?- un autogol viene assegnato a chi lo fa? (durante Italia-Usa, naturalmente)- chi è quello vestito strano in mezzo al campo che corre?- perchè quel giocatore ha la maglietta diversa e usa le mani?- quanti gol bisogna fare per vincere?- nei rigori c'è il portiere?forse anch'io appaio così ridicolo quando parlo di baseball...qui tutti tifavano Brasile, e poi ogni squadra latinoamericana. L'italia ha avuto la fortuna (per me) di non affrontare nessuna nazione latina, per cui non si è guadagnata antipatie e la presenza di Camoranesi garantisce anche l'appoggio esterno. Ora sono tutti contro la Francia rea di aver eliminato il Brasile (come si è permessa?).Ma la cosa più bella è che oggi tutti quelli che mi incontravano mi dicevano felicitaciones! per la partita di ieri, e questo è qualcosa che a voi italiani in italia non succede, vero?per la finale ieri ho ricevuto l'invito da parte del vice console ad andare a vederla in un ristorante dove si stanno organizzando un bel po' di italiani. credo che non mancherò!nb: nella foto un momento di una partita di calcio ad hainae adesso due immagini che non han bisogno di commenti:un bambino indiano cuce palloni nel villaggio di Kherki, a circa 80 chilometri da New Delhi e quattro ragazzini cinesi tra i 9 e i 10 anni a bordo di un bus si preparano a partire per la Germania dove entreranno in campo con i giocatori che disputeranno le finali della Coppa del Mondo di calcio