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campamento Sanos y Felices


e anche quest'anno sono finiti i campi estivi che hanno visto coinvolti centinaia di bambini delle baraccopoli di Santiago e di Haina. Più di 500 bambini e ragazzi divisi in 6 campi. E' stato un grande sforzo, io ho partecipato a 4 di questi e di 3 ero nel gruppo coordinatore.la prima volta che sono stato a santiago per un campo estivo fu nel 2004 e in due anni si notano moltissime differenze sia nell'atteggiamento delle maestre (che chiuse le scuole si dedicano ai campi), che nella professionalità dei volontari dominicani ed italiani, sia nell'organizzazione generale di Onè Respe, che sta diventando sempre più capace di evitare contrattempi e prevedere soluzioni alternative.ma il cambiamento più grande si nota nei bambini. se quelli di due anni fa erano bambini agitatissimi con forti avversioni alle regole e alla gestione controllata degli spazi e dei tempi, quelli con cui abbiamo potuto lavorare quest'anno ci hanno sorpreso per l'interesse dimostrato verso tutti i laboratori (anche quelli più impegnativi come igene e salute) e per la assenza di liti e episiodi di violenza.queste sono le cose che ti fanno capire che qualcosa sta cambiando e che il lavoro che può stancare tutti i giorni porta però dei risultati importanti.le giornate sono state molto diverse una dall'altra, ma tutte si aprivano con un'immagine molto particolare: questa...i bambini venivano accompagnati dalle baraccopoli al campo dove si è tenuto il campo.i laboratori proposti sono stati di lavori manuali (con carta pesta, di riciclaggio, di decorazione), pittura (con anche un'interessante proposta di un metodo steineriano), di circo, di teatro, di ballo (con tanto di danze popolari europee che hanno affiancato quelle tradizionali dominicani come la bachata e il merengue), di giochi, di sport, di igene e di salute (per i più grandi anche di sessualità).siamo riusciti a garantire ad ogni gruppo almeno una giornata di gita per portarli un po' fuori dalla città e dalla realtà che sempre conoscono.tutti i campi estivi sono stati finanziati da Onè Respe con mezzi propri perchè nessuna istituzione internazionale ha riconosciuto come fondamentale questa attività che ha permesso a molti bambini lavoratori di concedersi un po' di svago, ad altri di aver garantito un pasto e a tutti di essere per un po' davvero bambini!e noi stanchi ma felici