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rifiutano un visto, scrivo a deputati e senatori


ecco la lettera che ho scritto a deputati e senatori che siedono nelle commissioni di camera e senato Affari Esteri ed Emigrazione:Onorevole ..., Le scrivo per segnalarle un atteggiamento che non condivido. Sono in Repubblica Dominicana da diversi mesi, lavorando come volontario non retribuito per un’associazione che opera nelle baraccopoli più povere di Santo Domingo e Santiago. Qualche tempo fa decido di invitare in Italia un amico per poter condividere con lui anche un po’ del nostro paese. Ci informiamo in ambasciata per sapere quale fosse la documentazione necessaria e andiamo all’incontro per il visto con tutti i requisiti. Il mio amico, di 50 anni, è regolarmente sposato con 3 figli, proprietario di casa, un terreno ed un auto. Sul suo conto corrente vi sono 4 volte i soldi richiesti dall’ambasciata, ha un lavoro fisso e ben retribuito. Io preparo una lettera d’invito in cui dichiaro di farmi carico delle spese di viaggio e di alloggio, oltre ad ogni spesa che avrebbe incontrato in Italia. Nonostante tutto ciò la richiesta è stata rifiutata senza alcuno giustificazione. Al momento del ritiro del passaporto non viene comunicata nessuna parola oltre a <> e con lui anche le altre 10 persone che chiedevano il visto per turismo vengono rifiutate. Parlo con il vice-console italiano a Santiago che mi comunica l’impossibilità di scoprire le cause del diniego.Mi rivolgo a lei in quanto Presidente della Commissione Affari Esteri ed Emigrazione.Le segnalo il mio disappunto rispetto all’abuso di potere che nell’Ambasciata italiana di Santo Domingo viene fatto rispetto a chi onestamente vuole entrare in Italia per turismo. Mi chiedo se in suddetta Ambasciata concepiscono l’idea che un dominicano possa entrare in Italia per conoscere il nostro terriorio e la nostra cultura senza volersi necessariamente fermera come clandestino.Le chiedo di controllare l’operato delle nostre Ambasciate in materia di visti, soprattutto nei paesi più poveri, per evitare che vengano lesi i fondamentali diritti di libertà di movimento.Le chiedo una revisione della legge che non obbliga le Ambasciate a comunicare le motivazioni del diniego del visto.Le chiedo di accellelare i tempi per la revisione della legge di immigrazione. Restando in attesa di una sua risposta,le porgo i miei più sentiti ringraziamenti per l’attenzione consessami. Dott. Roberto Codazzi ho scritto ai seguenti parlamentari:SENATO - Presidente DINI Lamberto, UlivoVicepresidenti MANTICA Alfredo, AN TONINI Giorgio, AutSegretari PIANETTA Enrico, FI POLITO Antonio, UlivoSegretari e Membri vedi quiOltre che a RAME Franca, Misto, IdV RIPAMONTI Natale, IU-Verdi-Com essendo persone in cui ripongo fiducia.CAMERA - Presidente RANIERI Umberto (L' ULIVO) Vicepresidenti DE ZULUETA Tana (VERDI) GIORGETTI Giancarlo (LEGA NORD PADANIA)Segretari e Membri vedi quiOltre che a PIAZZA Camillo  POLETTI Roberto (verdi) essendo persone in cui ripongo fiducia.Chi risponderà?!° aggiornamentoINCREDIBILE: neanche il tempo di scrivere a tutti e ho già la prima risposta da parte di un Senatore che ringrazio per la prontezza:il Sen Martone di Rifondazione Comunista mi scirve:
Salve, e grazie per la segnalazione. Non è la prima volta che vengo a sapere di problemi per la concessione di visti. Io le suggerirei di contattare anche l'On Mercedes Frias alla Camera, di origine dominicana, che ha seguito in passato la questione dei visti da S.Domingo. frias_m@camera.itMi tenga al corrente della cosa, e se necessario provvederò a sollevare la questione con un'interrogazione al Ministro. Un cordiale salutoSen. Francesco Martone