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visto negato: solo leggittmo interesse...


dopo che ad un mio amico è stato negato un visto turistico per entrare in italia ho scritto a una serie di parlamentari e ministri (vedi qui). Dopo una puntuale risposta di un senatore di Rifondazione e quella di un deputato di Forza Italia, dopo la risposta del ministro Di Pietro (per leggere le risposte andare sul tag rapporti con il parlamento), è arrivata anche la risposta dell'Ufficio Relazioni Con il Pubblico del Ministero degli Affari Esteri a cui ho repplicato e mi hanno nuovamente risposto:
Gentile Dottore,con riferimento alla Sua comunicazione dell’8 settembre scorso, nel ringraziarLa per avere voluto condividere con noi le Sue idee in merito ad una tematica così complessa come quella dei visti, desidero precisarLe che lo straniero che intende fare ingresso nel nostro Paese, o nello Spazio Schengen, deve disporre di mezzi finanziari che possano garantire il proprio sostentamento durante il soggiorno previsto. La disponibilità dei mezzi finanziari di sostentamento è considerato dunque uno dei presupposti indispensabili per l’ingresso nello Spazio Schengen.Le ricordo inoltre che il visto è una autorizzazione concessa allo straniero per l’ingresso nel territorio italiano o in quello delle altre Parti contraenti (per transito o per soggiorno), da valutarsi alla luce di esigenze connesse con il buon andamento delle relazioni internazionali e con la tutela della sicurezza nazionale e dell'ordine pubblico.Di norma, quindi, non vi è da parte degli stranieri "diritto" all'ottenimento del visto, ma tutt'al più un semplice "interesse legittimo".Restando a disposizione per ogni eventuale chiarimento, colgo l'occasione per inviarLe cordiali saluti Capo dell’ Ufficio     (Cons. Leg. Marco Villani) prima di rispondere vorrei fare un paio di precisazioni:la prima cosa è che trovo assurdo che una persona non abbia diritto di entrare in Italia nel momento in cui risponde a tutti i requisiti (e sono molti) che l'Italia pone. E' come se io comprassi il biglietto per la metropolitana e questo non mi desse diritto d'usarla, ma solo un legittimo interesse, cioè se al controllore  girano che oggi quelli con la maglietta non entrano, io non entro, anche se ho il biglietto, anche se ho delle cose da fare dall'altro capo della metropolitana...secondo, non ce l'ho con la persona che mi sta rispondendo la quale sta solo spiegandomi alcuni passaggi della legge che regola l'immigrazione, quanto con quelle persone che quella legge assurda l'hanno scirtta e approvata creando dei paradossi assurdi.per ultimo ripeto la mia teoria basata sull'osservazione: l'ingresso in italia per turismo per persone che non hanno i miliardi è impossibileecco la mia nuova risposta:Spettabile Marco VIllani,aprezzo molto la sua risposta perchè dimostra che da qualche parte c'è qualcuno che ascolta.Da quello che scrive si evidenzia come la dimostrazione dei mezzi di sostentamento sia parte fondamentale dei requisiti per ottenere un visto turistico per il soggiorno in italia. Per la permanenza di due settimane, quale quella richioesta dal mio amico l'Italia richiede una disponibilità economica di circa 602 €. Lui ha dimostrato tramite estratti conti bancari di possedere più di dieci volte tanto.Il secondo passaggio della Sau lettera ricorda come il rilascio del visto sia "da valutarsi alla luce di esigenze connesse con il buon andamento delle relazioni internazionali e con la tutela della sicurezza nazionale e dell'ordine pubblico". A questo punto vorrei sapere se qualcosa nelle relazioni tra l'Italia e la Repubblica Dominicana possa giustificare il rifiuto immotivato di una richiesta di visto di una persona che risponde a tutti i requisiti.Rimango comunque validi gli interrogativi che ponevo nella mia precedente lettera e il desiderio che la stessa possa essere sottoposta a chi ricopre una carica politica, e quindi, decide rispetto le modalità di applicazione delle leggi e la scrittura delle leggi stesse.RingraziandoLa per l'attenzione, le porgo i miei salutidott. Roberto Codazzi