ilKuda - www.kuda.tk

discorso del papa nella città della pioggia


domenica pubblicavo un appello a spiegarmi cosa avesse detto il papa durante la sua lezione in baviera e dopo poco tempo mi rispondeva stefano con questa sua chiara e completa spiegazione. Da quel momento qualcosa di strano è successo (scherzi dei motori di ricerca) perchè dallle normali 80-100 visite giornaliere il blog è passato a 1100 accessi in meno di 30 ore. Alla risposta di stefano sono seguiti molti commenti. Ora stefano mi scrive di nuovo:Caro Roberto,ho esitato a lungo prima di scrivere questa E-Mail. Un po’ perché alcune delle reazioni mi hanno completamente stupefatto, un po’ perché non vorrei infastidire ulteriormente.
Gli interventi che mi hanno lasciato perplesso sono quelli che definirei degli hooligans. Non perché siano nuovi (il forum del Corriere di questi ultimi giorni ne è pieno), ma perché non me li aspettavo in uno spazio che è invece caratterizzato da messaggi ed esperienze mature.Eppure anche questo ci deve aiutare a riflettere. Non è difficile capire dove e come i vari Hizbollah, Taliban, Hammas, reclutino tanti ragazzotti barbuti da esibire in piazza con Corano e Kalaschnikov. Gli alleati europei inventarono il nazionalismo arabo per smembrare l’impero ottomano, Lenin inventó le classi e Hitler la razza eletta. Tutti hanno trovato i loro hooligans pronti a morire per la causa. Oggi, dopo che il titolo”guerre di religione” è giá stato esaurito, si inventa lo scontro delle civiltá, e subito, da una parte e dall’altra ci sono hooligans e maxigladiatori pronti a scendere nell’arena a rompersi la testa. Il riferimento alla religione è solo casuale.
Giustamente Elena2 osserva che questi movimenti (non regimi…) non si ispirano affatto al Profeta Mohammed e tantomeno gli hooligans nostrani hanno una piú pallida idea del cristianesimo.La differenza tra credente e hooligan è enorme.Il credente è come Romeo che ha visto una volta sola Giulietta (metafora per la Fede, Dio, la Veritá) per strada in compagnia dei suoi fratelli, e da allora passa le notti sotto il suo balcone a tormentare il proprio cuore nella speranza di vederla ancora una volta. L’hooligan va una volta al mese alla stazione a comprare Playboy, si eccita ogni volta per la nuova playmate ed è convinto di essere un esperto di donne. Ma non c’è verso, qui nemmeno la ragione è di casa e quando i leader suoneranno la carica, non ci sará nulla che li potrá fermare. In questo contesto spero vivamente che l’uscita del Papa a Regensburg (= cittá della pioggia- n.d’a.) sia stato un lapsus, un incidente di percorso, ché se c’era l’intenzione, stiamo freschi…La traccia interessante rimasta in tutto il dibattito e semmai la questione fede e ragione…Se qualcuno fosse ancora interessato…Cordiali salutiStefanoDa parte mia posso solo aggiungere che non è con gli hooligans che si può discutere di fede e di dialogo