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afghanistan: prima le bombe, poi il ritiro


La Nato ha confermato oggi il ritiro delle proprie truppe - circa 120 soldati britannici - dal distretto di Musa Qala, nella provincia di Helmand. La decisione, ha spiegato un portavoce della missione Isaf, è maturata su richiesta del consiglio degli anziani di Musa Qala e del governatore provinciale Daud, e non è motivata da nessun tipo di accordo con i talebani. Proprio un portavoce talebano aveva annunciato, all'inizio di ottobre, che grazie alla mediazione di notabili locali era stato raggiunto un accordo tra le milizie talebane e le forze della Coalizione: accordo che impegnava le parti a non combattere in questa zona. Allora i portavoce del comando della Coalizione avevano seccamente smentito un simile accordo e la possibilità di un ritiro delle truppe da Musa Qala. Il distretto di Musa Qala si trova a nord di Lashkargah, nella provincia meridionale di Helmand, ed è stato per mesi teatro di feroci scontri, fra le milizie talebane e le truppe della Coalizione, e di bombardamenti dell'aviazione Nato. Proprio a Musa Qala era stato Gabriele Torsello, pochi giorni prima di essere rapito, e aveva fotografato la distruzione prodotta dai bombardamenti, che hanno raso al suolo anche il locale ospedale. Gabriele Torsello ha fatto conoscere al mondo questo ennesimo abuso rendendo impossibile ai militari nato negare l'evidenza.
Torsello sta pagando anche questo, mentre il suo nome si trova in pochissimi blog e sempre più in basso nei siti dei quotidiani...