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un abuso in più contro gli haitiani di un batey


prima di leggere la lettera che qui riporto e traduco è bene aver presente cosa è un batey (leggi qui) e vedere alcune foto del batey libertad (vedi qui)questa è una lettera che Onè Respe ha ricevuto lo stesso giorno in cui un importante membro del governo dominicano dichiarava che "nel paese non c'è discriminazione e maltrattamento contro gli haitiani"
Ciao amico,spero che tutto vada bene per te e per la tua famiglia. Ti scrivo per raccontarto quello che ci è successo domenica scorsa. Quella domenica 26 di novembre andavamo con un gruppo grande del Batey Libertad verso Montellano, Puerto Plata, intivati ad un matrimonio di un amico. Durante la fiesta si sarebbe celebrato la partita amichevole tra la squadra di calcio del Batey Libertad e la squadra di Montellano, in onome alla coppia di sposi. (per leggere sull'importanza del calcio in Repubblica Dominicana clicca qui ndr)Viaggiavamo su un autobus. Quando arrivammo al primo posto di blocco (in tutta la zona vicina alla frontiera ci sono diversi posti di polizia per controllare i traffici di immigrati ndr), al chilometro 7, non ci fu nessun problema, ma quando arrivammo al bosto di blocco de Ponton, vicina a Navarrete, i militari dissero che il mezzo su cui viaggiavamo era di contrabbando e ci arrestarono tutti, incluso quelli che avevano i loro documenti, la propria carta di indentità, il passaporto timbrato, documenti di nascita, ecc...Dopo dissero che chiamarono a la Fortaleza (caserma dove vengono gestiti tutti gli affari che riguardano l'immigrazione ndr) e che ricevettero l'ordine di portarci ad Haiti. Ci mandarono con lo stesso autobus. Ma mentre stavamo viaggiando, quando arrivammo a un paese vicino al batey Libertad, Maizal, l'autobus bucò.Per un po' di tempo non si ha potuto metterla a posto. Alcune persone senza documenti approfittarono e iniziarono a scappare molto facilmente, mentre quelli che avevano i loro documenti megali in mano dei militari non lo fecero. Mentre si cercava un mezzo di trasporto scapparono 21 persone delle 46 che viaggiavano.Alla fine il capo o il tenento che comandava la pattuglia pagò un mezzo di trasporto con i propri soldi per continuare il viaggio fino a Dajabon (confine tra Repubblica Dominicana e Haiti ndr), ma prima vollevano che le persone pagassero con i propri soldi il viaggio fino ad Haiti, però tutti si negarono.Quando arrivammo di notte a Dajabon ci portarono a la Fortaleza per trasportarci dopo verso Haiti.Nella mattina sucessiva, mentre ci preparavano per il rimpatrio abusivo, continuarono le lamentele delle persona legalemente in Repubblica Dominicana. Alla fine apparvero quelli della Immigrazione e domandarono perchè ci avevano portati lì se eravamo legali. Però, mentre spiegavamo il soppruso subito, scomparve il capo della pattuglia. Controllarono i documenti immediatamente e gli incaricati di Immigrazione scrissero una lettera per farci riportare tutti al batey. Cercarono un mezzo di trasporto e rimandarono a casa le persone il lunedì mattina.Spero che possa pensare un po' rispetto a questo fatto abusivo che ti ho raccontato, per tanto che dicano, qui non rispettano i nostri diritti.Con Pace,un giovane dominico-haitiano del Batey Libertadper leggere la lettera in spagnolo che è stata pubblicata sul Viralata di Onè Respe, clicca quialcuni post sulla diffice situazione degli haitiani in Repubblica Dominicana:questioni di linguail traffico di uomini esiste (e si possono chiamare schiavi)c'è stata una retata contro gli haitianii deportati sono arrivati a Dajaboncome dimenticarsi di una metà dell'isola