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lettera all'Assessore alla Missionarietà di Cernusco


ho mandato oggi una lettera aperta all'Assessore Giuseppe Colombo (l'ho spedita a www.cernuscoinsieme.it perchè sul sito del comune di Cernusco sul Naviglio non vi è ancora traccia della sua nomina) per augurargli un buon lavoro, nonostante manchino solo pochi mesi alle elezioni amministrative. E' lunga, per chi non ha voglia di leggersela tutta riassumo i punti principali:il lavoro dell'amico Giuseppe sarà difficile perchè - finora l'amministrazione Cassamagnaghi con tutte le sua meggioranze variabili si è sempre opposta a tutte le mozioni ispirate ai valori della missionarietà e della solidarietà - finora l'amministrazione ha sempre lasciato uno zero alla voce donazioni per le missioni - finora l'amministrazione ha sempre affermato che non era compito dei comuni esprimersi su questioni riguardanti la mondialitàbuona letturaCiao Giuseppe,ti scrivo dalle mie baraccopoli in Repubblica Dominicana perché apprendo della tua nomina ad assessore alla missionarietà, il primo in Italia, complimenti! Per capire un po’ cosa farai in questi mesi che mancano alle elezioni sono andato a leggere le dichiarazioni del Sindaco, e devo dirti che non sarà un lavoro per niente facile, perché sono convinto che la tua nomina non è dettata dalla volontà di dividere poltrone, e che tu l’abbia accettata con il desiderio di operare bene,Mi permetto qualche riflessione pubblica perché mi hai aiutato in diverse occasioni durante le mie missioni a Santiago e perché ci conosciamo da tempo.
Il tuo Sindaco, parlando dei missionari (tra cui i Comboniani), dichiara che sono “Una ricchezza culturale, spirituale ma anche solidale di rilevanza storica. Una presenza silenziosa ma costante che affonda le sue radici negli ordini religiosi mendicanti del Medioevo, come i Francescani, e che poi, a partire dall’Ottocento, ha dato vita a congregazioni o rami che si dedicano espressamente all'annuncio missionario, contribuendo allo sviluppo sociale di tanti popoli, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.” Il tuo lavoro sarà difficile perché negli ultimi anni la giunta e il consiglio comunale che la sostiene ha sistematicamente votato contro a tutte le mozioni ispirate dalla linea francescana, da quella comboniana e da quella cristiana in genere. Ne ricordo alcune:
Giovedì 28 novembre 2002, la mozione contro l’invasione dell’Iraq presentata in consiglio da Vivere Cernusco, Rifondazione Comunista, Girotondo per Cernusco, Italia dei Valori e Ulivo era nata da una richiesta delle associazioni che il 5 ottobre erano scese in piazza a Cernusco con un presidio contro la guerra con lo slogan “Non in nostro nome”.  Tra le 24 organizzazioni presenti quel giorno spiccavano la Caritas Cittadina, l’Unità Pastorale Giovanile, Emergency, ACLI, Africa 80… Il testo della mozione proposta era stato estratto da un documento della Tavola della Pace di Assisi a cui aderiscono oltre 200 associazioni tra cui Francescani del Sacro Convento di Assisi, Pax Christi, Emmaus Italia, Agesci, Acli, Arci, Legambiente, Manitese, Nigrizia, Banca Etica e Beati i Costruttori di Pace.  L’amministrazione Cassamagnaghi bocciò la mozione e rifiutò di accettare l’invito dei missionari!
Fine febbraio 2003, si discute in Consiglio Comunale una mozione per l’esposizione della Bandiera della Pace promossa dai Frati Comboniani come simbolo di antagonismo alla guerra come mezzo di risoluzione dei problemi, come segno di speranza e come monito per crisitani e laici. Il senso della Campagna era di rendere il più possibile visibile il NO alla guerra ed il SI dei cittadini italiani alla Pace ed al dialogo.La discussione è molto animata, Eugenio Comincini (Ulivo) propone di esporre in maniera congiunta le Bandiere della Pace e dell'ONU, mentre Fabio Colombo (Vivere Cernusco) vuol far risaltare il fatto che 3.000 bandiere sono state vendute a Cernusco, mentre nessuna forza politica sarebbe in grado di portare in piazza tanta gente; questo vuol dire che il simbolo della Pace ha superato la barriere ideologiche e di schieramento. La Consigliera Claudia Mandelli (il Naviglio, all’epoca) estrae dalla borsa un documento già steso in cui annuncia che la maggioranza è a fianco dell'alleato americano, che il pacifismo è pericoloso perché permette al fondamentalismo islamico di dilagare e che chi dice che la guerra è evitabile aiuta il terrorismo. A questo punto ci si aspetterebbe un pronunciamento di quanti nella maggioranza si dicono cristiani, qualcuno che ricordasse che l’allora
Papa Giovanni Paolo II era in prima linea tra i pacifisti (dall'Angelus di Domenica 23 febbraio 2003: "E' doveroso per i credenti, a qualunque religione appartengano, proclamare che mai potremo essere felici gli uni contro gli altri; mai il futuro dell'umanità potrà essere assicurato dal terrorismo e dalla logica della guerra."), qualcuno che dicesse che non era vero che sostenere la pace era aiutare i terroristi. Ma questo non è avvenuto. Non una parola, non un distinguo, nulla. Il silenzio. Lo stesso silenzio di una certa Chiesa di fronte alle Leggi Razziali e ad Auschwitz. La tua maggioranza rifiutò la mozione e la bandiera della pace che avevamo regalato al comune. 
I fatti sono molti, la tua maggioranza votò anche contro a una mozione presentata da Eugenio Comincini in cui si invitava il Governo Berlusconi a proporre una legislazione più restrittiva sulla vendita delle armi (all’interno di una campagna di pressione promossa dal periodico Vita e da molti centri missionari italiani)Il tuo lavoro non sarà facile. Non sono esperto di bilancio, ma per alcuni anni ho avuto a che fare con i molti assessori ai Servizi Sociali che si sono susseguiti in questa maggioranza per vedere se si riusciva a recuperare due euro per le opere di appoggio al volontariato internazionale e alle missioni. Sai qual è stata la triste scoperta? Che per tre anni la giunta Cassamagnaghi aveva destinato zero (zero!) euro alle missioni.
Il Sindaco dichiara oggi: “La Lombardia, ed in particolare la città di Cernusco sul Naviglio, ha tanti suoi figli e figlie sparsi nei cinque Continenti ad annunciare il Vangelo e a promuovere opere caritatevoli. La Pubblica amministrazione non può dimenticarli.” Non può dimenticarli? E cosa ha fatto in 4 anni di governo 8ma anche con le amministrazioni Lega-Frigerio non andava molto meglio). E’ chiaro che per il Sindaco si tratta di una vetrina elettorale, io spero che tu sappia trarre il massimo benefecio, non per te o la tua lista, ma per chi vive aiutando la persone vittime di questo malato rapporto nord-sud.Infine mi voglio rallegrare per l’illuminazione a cui hai portato il Sindaco Cassagnaghi che nel 2002 affermava che non spettava ai comuni interessarsi dei temi della pace e dello sviluppo. Per fortuna che il Signore è forte e opera nelle coscienze delle persone.Un ultimo invito, se non chiedo troppo, nell’ottobre del 2003 il consigliere Giordano Marchetti aveva posto un’interrogazione al Sindaco chiedendogli il resoconto di quanto costò la campagna dell’amministrazione comunale “ricostruiamo l’Iraq” che raccolse la bellezza di 130 euro tra tutta la cittadinanza. Mi piacerebbe conoscere quei costi (manifesti, personale URP, spese bancarie per il conto corrente) e magari sapere se nei prossimi mesi pre-elettorali si intenderà lanciare iniziative simili magari per guadagnarsi qualche favore.Giuseppe, il tuo lavoro non sarà facile, hai poco tempo, dei compagni di viaggio pericolosi e con le idee confuse e vivi in una giunta contraria ai valori cristiani della pace e della testimonianza, il mio augurio e che possa fare un lavoro sano e utile per il prossimo. Giorndano Marchetti usò le parole di Costou per chiudere il suo intervento dopo una discussione in consiglio comunale sui temi della pace, te le dedico. “Non sarete salvati né dalle armi né dalla fortuna. Sarete salvati dalla minoranza di coloro che pensano”.Buon lavoro,Roberto Codazziwww.kuda.tk
ps: le dichiarazioni del Sindaco al momento della presentazione dell’assessorato sono disponibili sul sito del comune, mentre le mozioni e le dichiarazioni vecchie erano pubblicate dalla Gazzetta, da cernuscoinsieme e dal sito www.viverecernusco.it ps: se vuoi approfittare dell’esperienza che mi sono fatto sul campo in questi anni, sai dove trovarmi, io avrei alcune idee, per esempio una borsa di studio per giovani che vogliano effettuare esperienze significative nei paesi in via di sviluppo, magari intitolata a una ragazza cernuschese il cui sogno era lavorare con Medici Senza Frontiere, ma fu chiamata alla Casa del Padre in una domenica d’inverno di qualche anno fa.