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la morte di pinochet


pochi giorni fa ho finito di leggere Paula di Isabel Allende, nel quale la nipote dell'ex presidente del Cile Salvador Allende racconta alla figlia in coma la sua vita. I passaggi più tragici sono dedicati al colpo di stato dell'11 settembre del '73 ad opera del generale Pinochet (all'epoca uomo di fiducia di Allende) appoggiato dalla CIA. La descrizione di ciò che successe dopo, le violenze, le torture, le esecuzioni sommarie e le sparizioni sono pagine durissime. Domenica, proprio durante la giornata internazionale per i diritti umani Pinochet muore, dopo esser riuscito a non pagare il suo conto con la giustizia. Peacereporter racconta in modo dettagliato la vita di questo uomo che portò la dittatura in Cile, ma io preferisco, qui, tradurre parte di un'intervista rilasciata da Isabel Allende nel '99 pochi mesi dopo che Pinochet abbandonò la carica di comandante in capo delle forze armate."Prima del 1973 nessuno poteva immaginarsi una dittatura in Cile, una nazione tanto orgogliosa delle proprie istituzioni democratiche che i cileni si facevano chiamare gli inglesi del continente. Come fu possibile, allora, che questo soldato, che non si caratterizzò mai per la sua intelligenza, cultura o coraggio, arrivò ad avere il potere assoluto? Allo stesso modo come in un momento critico Adolf Hitler personoficò le frustrazioni e le aspirazioni di  milioni di tedeschi, Pinochet portò il Cile per un cammino che molti volevano. Né Hitler, né Pinochet avrebbero potuto esistere senza l'appoggio tacito o esplicito di milioni di cittadini.Per molto tempo, Pinochet è rimasto come simbolo della brutalità per la semplice ragione che fu e sempre sarà legato a Salvador Allende, un'icona della giustizia sociale dell'inizio degli anni '70. Allende fu il primo politico marxista del mondo a essere eletto alla presidenza di un paese con elezioni libere. Nel pieno della guerra fredda proponette il cammini cileno verso il socialismo, rispettando la Costituzione e tutti i diritti dei cittadini. Il suo sogno era costruire il modello tipico europeo social-decratico (che tutti i paesi conoscevano con eccezione di Spagna e Irlanda). Salvador Allende era cugino di mio padre. Lo conobbi bene e lo amai con una unione di ammirazione e ansietà. Anche se era un uomo amabile con senso dell'humor, sempre ho creduto che sarebbe stato impossibile portare a compimento le sue aspettative."(...)"(Durante il golpe militare) La destra brindava con Champagne mentre quelli di sinistra correvano per salvere le loro vite e il resto della popolazione rimaneva senza parole. Pinochet perseguitò i leder degli studenti e dei lavoratori, politici, intellettuali, artisti e giornalisti, così come tutti quelli che farmarono parte del governo di Unità Popolare (partito di Allende ndk). La repressione peggiore fu esercitata contro le classi basse, per molto tempo cinsiderate dai militari come il principale campo di semina del marxismo. Il popolo fu castigato per aver osato mettere in discussione quelli che sempre avevano esrcitato il potere politico ed economico.(...)"Non sento odio contro Pinochet. L'odio è un carico molto pesante, che mi sono lasciata alle spalle molti anni fa, quando ho iniziato a scrivere. (...) Mi piacerebbe vederlo affrontare un giudizio perchè possa essere completamente esposta la verità sui suoi crimini. Però non desidero che il generale marcisca in carcere come successe a molte delle sue vittime. Ha già sofferto una sconfitta innegabile che non potrà mai convertirsi in vittoria. Anche senza giudizio, per tutto il mondo è un presunto criminale, e la censura molare può essere peggiore della prigione. Semplicemente desidro che nell'inverno della sua vita il generale chieda il perdono di tutti quelli a cui ha distrutto la vita. le famiglie dei morti e degli scomparsi, gli esiliati e i torturati; che riveli dove si possono trovare i corpi delle vittime. Solo allora, con il riconoscimento degli errori passati, inizierà una vera riconciliazione tra i cileni"Il desiderio di Isabel è rimasto incompiuto, però adesso il Cile conosce una democrazia vera e la presidentessa è una delle vittime della tortura di Pinochet.