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Ecuador: una promessa mantenuta


un buon inizio per il neo-presidente Rafael Correa che ha aumentato da 15 a 30 dollari il ‘Bono del desarrollo humano’, il buono mensile di assistenza sociale di cui beneficiano circa 1 milione e 200.000 poveri, principalmente madri sole, anziani e disabili. Rispettando l’impegno preso in campagna elettorale, Correa ha anche prorogato i tempi per il pagamento dei debiti dei piccoli agricoltori allo statale ‘Banco nacional de fomento’ abilitandoli a ottenere nuovi crediti per incentivare il settore. Secondo dati ufficiali, la povertà colpisce il 63% dei 13,5 milioni di ecuadoriani.
Da tre giorni Correa è ufficialmente il presidente dell’Ecuador ma prima della cerimonia ufficale in Parlamento l'economista indigeno ha celebrato un rito propiziatorio in lingua quechua sulle Ande. Scegliendo di officiare la celebrazione nella lingua madre dei nativi e di accettare il Baston de Mando, ossia lo scettro del comando simbolo di potere e saggezza, Correa ha lanciato un chiaro messaggio, poi rafforzato dalle parole: “Questo sarà il governo degli indigeni”, ha dichiarato. E, davanti alle migliaia di testimoni, ha ribadito che come prima cosa indirà un referendum per chiedere al popolo se sia d’accordo nel formare un’Assemblea Costituente che lavori a una nuova Magna Carta, prima tappa per un paese nuovo. fonti www.misna.org e www.peacereporter.net