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fuga da haiti


Le bande criminali haitiane, basate principalmente nelle baraccopoli della capitale Port-au-Prince, si sarebbero trasferite nelle zone rurali dopo i recenti raid della missione delle Nazioni Unite (Minustah), seminando il panico tra la popolazione contadina. Testimonianze provenienti dalla località meridionale di Les Cayes segnalano anche in quella zona la presenza di gang armate provenienti da Port-au-Prince, dove la Minustah ha intensificato le operazioni anti-criminalità; altre bande si sarebbero trasferiti oltre frontiera, nella vicina Repubblica Dominicana.Otto haitiani sono morti e altri 44 risultano dispersi nell’incendio dell’imbarcazione su cui viaggiavano tra Cap-Haitien, nel nord del paese, e le isole Turcos y Caicos. Il Servizio della Guardia Costiera haitiana ha riferito che i migranti erano già da almeno 24 ore alla deriva quando sono stati intercettati ieri da un battello statunitense a circa 40 chilometri a nord delle coste dominicane; due sopravvissuti sono stati tratti in salvo e ricoverati in un ospedale dominicano con gravi ustioni e un avanzato stato di disidratazione, mentre sono stati recuperati i cadaveri di altre otto persone.
Non si ha notizia per il momento del resto dei passeggeri che, secondo le testimonianze dei due superstiti, si trovavano sul battello.Ogni anno migliaia di haitiani fuggono dalla miseria, nel paese più povero dell’America Latina - dove gran parte degli 8 milioni di abitanti sopravvive con meno di un dollaro al giorno - imbarcandosi in ‘carrette del mare’ diretti verso le coste americane della Florida; moltissimi vengono intercettati e rimpatriati.