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Circonvallazione, baraccopoli e spreco


undici anni fa iniziavano i lavori per la circonvallazione che avrebbe dovuto circondare Santiago da ovest a est, passando per il nord. Una stra imponente in grado di togliere il traffico pesante dal centro della città. La notizia era stata presa con una certa preoccupazione dagli abitanti della baraccopoli Los Platanitos perché i progetti
prevedevano che proprio dove sorge la loro baraccopoli sarebbe dovuto passare un bel cavalcavia, con conseguente dislocazione della baraccopoli stessa.Poi arrivarono le ruspe ed iniziarono a spianare il percorso, una grande linea di terra battuta divise la città dalle sue montagne, creò uno spazio invalicabile con altri quartieri e chi abitava vicino alla prossima autostrada iniziò a preoccuparsi. Poi cambiò il governo, cambiarono le priorità e i lavori si fermarono, la gente della baraccopoli quasi si dimenticò di quella strada, gli altri abitanti iniziarono ad usarla per collegarsi agli altri quartieri finché, essendo di terra battuta, non iniziò a
danneggiarsi e allora rimase nel suo stato di abbandono. A qualcuno venne in mente di risolvere il problema dei rifiuti trasportandoli ai margini di questa strada: fabbriche, artigiani e fattorie hanno riversato negli anni i loro scarti lungo la futura (?) autostrada creando problemi sanitari e di odori. Chi abita vicino alla strada ha denunciato varie volte il problema ma senza risposta, perché se si tolgono i rifiuti da lì bisognerà portarli da qualche parte...In molte parti non si può più accedere alla strada per i rifiuti accumulati, in altre il via vai dei camion della spazzatura è continuo. Il costo previsto per questa strada era di circa 150 milioni di euro nel 1996, quanto sarà adesso?Leggi anche: FMI, metro, droga, aerei e sprechi