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giornata per l'acqua, ma cosa fare?


Ad oggi più di 1,4 miliardi di persone nel mondo non hanno accesso all'acqua potabile e, in prospettiva, le persone senza accesso all'acqua potabile diventeranno più di 3 miliardi nel 2020 se non interverranno adeguate politiche di utilizzo sostenibile.Secondo il rapporto UNDP 2006 ogni giorno 4900 bambini fattori legati alla mancanza di accesso all'acqua potabile.
Il Comitato delle Nazioni Unite per i Diritti Economici, Sociali e Culturali, nel suo commento generale n.15, sull'attuazione della Convenzione Internazionale sui Diritti Economici, Sociali e Culturali del 1966 ha affermato che "il diritto umano all'acqua è indispensabile per condurre la propria esistenza in condizioni di dignità umana". Esso costituisce un prerequisito per la realizzazione degli altri diritti umani.La Chiesa Cattolica ha sostenuto con fermezza , con un Documento della Commissione Giustizia e pace in occasione del Forum di Kyoto, che l'acqua è un "diritto umano" ed ha espresso serie riserve sui processi di gestione delegata al mercato.
Anche nei paesi cosiddetti più avanzati si rende necessario ed urgente perseguire obiettivi di risparmio e incoraggiare stili di vita sempre più ispirati al principio della sobrietà, l'acqua in bottiglia non è affatto più salubre dell'acqua del rubinetto, anzi è soggetta a minori controlli di qualità e a maggiori rischi legati all'essere contenuta in bottiglie di plastica spesso trasportate e conservate dai vari soggetti commerciali in maniera non adeguata, mentre nei paesi industrializzati come il nostro si può contare su di un sistema articolato e capillare - gli acquedotti - che presenta anche il vantaggio di essere facilmente monitorabile; l'acqua minerale costa molto di più di quella del rubinetto (300 euro all'anno a famiglia in media contro 12 euro dell'acqua del rubinetto).Constatato tutto questo un comune, Capannori, vicino a Lucca, ha approvato un Ordine del Giorno che tra le altre cose prevede:
riconoscere nel proprio Statuto il Diritto umano all'acqua,sensibilizzare le altre amministrazioni ed istituzioni del bacino idrografico di appartenenza per attuare delle scelte politiche ed amministrative comuni finalizzate a tutelare e gestire con trasparenza la risorsa idrica del bacino nel rispetto del fragile equilibrio ambientale;informare la cittadinanza sui vari aspetti che riguardano l'acqua sul nostro territorio, sia ambientali che gestionali;contrastare il crescente uso delle acque minerali e promuovere l'uso dell'acqua dell'acquedotto per usi idropotabili, a cominciare dagli uffici, dalle strutture e dalle mense comunali.ridurre a livello di usi domestici, i consumi dell'acqua potabile per usi non potabili;promuovere una campagna di informazione/sensibilizzazione sul Risparmio Idrico,promuovere ed incentivare l'uso dei riduttori di flusso, nonché l'introduzione dell'impianto idrico duale, per favorire l'uso di acqua potabile quando e dove è necessario;promuovere, attraverso l'informazione, incentivi e la modulazione delle tariffe, la riduzione dei consumi in eccesso;promuovere, in campo urbanistico–edilizio, l'installazione della doppia conduttura, diriciclo delle acqua e di azione di raccolta delle acque piovane per uso civile;favorire l'utilizzo di materiali riciclabili, in modo da garantire all'Amministrazione Comunale e ai cittadini un risparmio e una minore produzione di rifiuti di plastica
attivare iniziative che condannino l'uso dell'acqua per fini politici o militari e come strumento di oppressione, di esclusione e di ricatto;contribuire a garantire entro cinque anni, il diritto all'istruzione per i 18 milioni di bambini, soprattutto delle ragazze, che nel mondo non possono frequentare la scuola d'obbligo, perché costrette a fare i/le portatori/portatrici d'acquadestinare, per ogni metro d'acqua fatturato, una piccola percentuale un centesimo di Euro al finanziamento di progetti di cooperazione internazionale che perseguono modelli sostenibili di gestione dell'acqua nei paesi sofferenti di penuria di acqua potabileSe vi sembra poco provate a leggere la proposta integrale e poi, magari, proporla nei vostri comuni