ilKuda - www.kuda.tk

aveva ragione, ma nel frattempo è morta


Pochi giorni fa, la Corte europea per i diritti dell’uomo ha finalmente reso giustizia a Zura Bitieva: l’attivista pacifista cecena è stata trucidata nel 2003 assieme alla sua famiglia dalle forze speciali russe come punizione per aver sporto denuncia alla stessa Corte di Strasburgo in merito ai maltrattamenti subiti durante la sua detenzione, nel 2000, nel famigerato campo di concentramento russo di Chernokozovo. Il tribunale ha riconosciuto le autorità russe colpevoli di violazione della Convenzione europea sui diritti dell’uomo (in particolare, degli articoli che garantiscono “il diritto alla vita”, “il diritto a strumenti efficaci per la difesa”, “il divieto di torturare” e “il diritto alla libertà e all’inviolabilità della persona”), obbligando Mosca a pagare 85 mila euro di risarcimento per danni morali a Lisa Bitieva, la figlia della donna.