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Birmania, qualcosa si muove


dopo le manifestazioni di piaza degli scorsi giorni oggi è arrivata la buona notizia: questa mattina la dittatura birmana ha consentito alla premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi – agli arresti domiciliari da dodici anni – di incontrare tre membri del comitato centrale e il portavoce del suo partito, la Lega Nazionale per la Democrazia (Nld).Il significativo incontro di oggi – Suu Kyi non aveva contatti diretti con il suo partito dal maggio 2004 – segue di poche ore una storica dichiarazione in cui la stessa leader dell’opposizione ha annunciato la sua disponibilità a “cooperare” con la dittatura del generale Than Shwe. “Nell’interesse della nazione – ha scritto in una nota letta ieri sera a Singapore dall’inviato dell’Onu, Ibrahim Gambari – mi dichiaro pronta a cooperare con il governo affinché il processo di dialogo sia coronato da successo”. E’ la prima dichiarazione pubblica rilasciata da Aung San Suu Kyi dalla riconferma del suo arresto nel 2003.