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birmania, a che punto siamo?


“Dobbiamo correggere la nostra stima precedente: i morti negli scontri di piazza di fine settembre non sono 10, ma 15”. Questa la correzione di rotta mostrata dal regime dittatoriale birmano dopo la visita e i rimbrotti dell'inviato Onu per i diritti umani, il brasiliano Paulo Sergio Pinheiro. Risultato ragguardevole, far rimangiare ai militari dei dati ufficiali, a fronte di circa 200 morti denunciati dalle organizzazioni di opposizione degli studenti, e circa 6mila oppositori ancora in carcere.Lunedì 19 novembre è arrivata la dichiarazione dei sette leader dell'organizzazione Asean per mantenere un controllo costante sul rispetto dei diritti umani e dei principi democratici all'interno dell'organizzazione. Ma il primo ministro di Singapore (di famiglia cinese) Li Hsien Lung ha già detto che Myanmar “fa parte della nostra famiglia”. E ha rilasciato dichiarazioni poco incoraggianti: “Se anche espellessimo dall'Asean Myanmar,che cosa credete che cambierebbe per l'opposizione?”. All'Asean aderiscono anche Brunei, Laos, Malesia, Filippine, Indonesia, Singapore Vietnam Cambogia.