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ciad, il petrolio fa male


“Definire l’oleodotto Ciad-Camerun un progetto per lo sviluppo é stato un errore”, ha detto Ron Royal, presidente di Esso Ciad durante la visita di un gruppo di parlamentari tedeschi.Un progetto da 4.2 miliardi di dollari, il più grande in tutta l’Africa: 1.050 km di oleodotto per collegare i giacimenti ciadiani di Doba al porto di Kibri, in Cameron. A pieno regime un colosso da 225.000 barili al giorno, che ha fatto scomparire 98 villaggi lungo il suo percorso. Il giorno in cui i delegati di ExxonMobil, Shell, Petrobras e i governi di N’Djamena e Yaoundé hanno dato il via ai lavori, il Ciad ha dichiarato il lutto nazionale. “Il profitto annuo di ExxonMobil é pari a 40 volte il Pil del Ciad e avevamo già visto l’operato di Shell nel delta del Niger: un ecosistema distrutto, per non citare il resto”.Solo nel 2001 il governo di N’Djamenaha intascato 25 milioni di petrodollari, nel 2006, Deby, presidente del Ciad, arma le sue milizie e vince le elezioni. I progetti di analisi dell’impatto dell’oleodotto, affidati ai governi nazionali e finanziati da Exxon, non partono. I flussi migratori interni stanno cambiando le nostre tradizioni, l’affluenza nelle città é enorme e le popolazioni nomadi non possono più seguire il loro percorso. “Il Cameron ha cambiato volto, in peggio. Un tratto della foresta pluviale é stato distrutto. Exxon ha avviato un piano per sensibilizzare i pigmei, che si é risolto dell’educarli a stare lontani dall’oleodotto nella distrubuzione di riso e sale. Dei villaggi che lo costeggiano, solo il 10 percento ha una rete idrica, gli altri di affidano alle sorgenti, ora inquinate”. Malaria, malattie della pelle sono all’ordine del giorno. Tutto intorno c’é polvere, e la Banca Mondiale aveva promesso strade asfaltate. Lo smaltimento dei rifiuti tossici é un mistero, gli incendi e le perdite non si contano. Né in Ciad né in Camerun é chiaro di chi sia la responsabilità della gestione degli indennizzi delle perdite."L’aveva detto anche Deby: “Non possiamo mangiare petrolio”, ma la Banca Mondiale non vuole intervenire perché ha chiuso il suo rapporto finale. Giudizio: satisfactory, soddisfacente.