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Cernusco Verde e disservizio


Vivere Cernusco ha chiesto venerdì le dimissioni del Consiglio di Amministrazione della Cernusco Verde con un comunicato di cui riporto un passaggio: "VIVERE Cernusco chiede a questo consiglio d’amministrazione che sta dimostrando, nella migliore delle ipotesi, incapacità gestionale, di dimettersi quanto prima così da permettere al Sindaco Comincini di nominarne uno nuovo che sappia far funzionare al meglio la società e permettere a Cernusco di tornare pulita."Su CernuscoInsieme ha risposto una lettrice con un intervento che vorrei analizzare nelle sue parti:- "L'accusa di incompetenza potrebbe però essere impropria se la Cernusco Verde, come ho motivo di credere, fosse costituita dalle stesse persone di un anno fa." Ciò non è vero, perché la società è amministrata da persone legate alla passata maggioranza che hanno tutti i vantaggi nel far apparire la città trascurata e far sfigurare il nuovo sindaco che invece sta amministrando bene, dove ha potere.- "Un buon datore di lavoro non polemizza in pubblico ma agisce dando chiare direttive, per motivare le persone, stigmatizzare le inadempienze, premiare il merito." Il Comune di Cernusco non è il datore di lavoro della Cernusco Verde, ma l'ente appaltatore. Chi deve controllare e dare direttive ai dipendenti è il consiglio di Amministrazione, ma è proprio quello che non sta facendo. Il CdA non recepisce neanche le richieste della nuova amministrazione quindi il sindaco non ha alcun potere sulla società.- "Se (di nuovo in astratto, per esempio) ci fosse un dipendente comunale, raccomandato da persona non gradita, si dovrebbe forse fare mobbing contro di lui oppure lo si "perdona" e lo si fa lavorare come tutti gli altri?" Il problema non è l'appartenenza politica ma i risultati, in ruoli dirigenziali se non si ottengono i risultati bisogna andarsene, e senza buona uscita, anche perché da due anni la società comunale chiude con bilanci in passivo.