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birmania: non si sbocca quasi nulla


“Ci sono stati dei progressi ma non siamo riusciti ad ottenere quanto avevamo sperato” : è stato il primo commento del Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon sulla visita in Myanmar dell’inviato Ibrahim Gambari, conclusa ieri. Nei quattro giorni di permanenza, Gambari ha potuto incontrare per due volte, ma brevemente, la dissidente e capo dell’opposizione Aung San Suu Kyi, agli arresti domiciliari dal 2003, e alcuni rappresentati della commissione costituzionale e del governo militare birmano. Gambari non ha potuto incontrare il capo del governo birmano, il generale Than Shwe. Il ministro Kyaw ha rifiutato l’offerta di Gambari di osservatori elettorali per il previsto referendum di maggio per l’approvazione della nuova costituzione (messa a punto da una costituente la cui rappresentatività e libertà è stata messa in discussione dall’opposizione) come pure sono stati rifiutati osservatori per le elezioni politiche annunciate dalla giunta per il 2010. Ma ora Gambari se ne è andato, snobbato dai militari. In maggio è stato annunciato il voto per approvare la nuova Costituzione che riserva un quarto dei seggi in parlamento ai soldati.