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crisi dimenticate e questo blog


ieri Medici Senza Frontiere ha pubblicato la triste classifica delle dieci crisi più dimenticate dalla stampa e dalla tv italiana. Mi sono chiesto come mi sono comportato io di fronte a questi temi. Ecco i risultati (le crisi sono ordinate dalla più dimenticata dai media alla più seguita):Repubblica Centrafricana: i civili stretti nella morsa degli scontri tra gruppi armati0 notizie sul mio blog, molto male.Peggiora la situazione nella Repubblica Democratica del Congo (RDC) orientale0 notizie sul mio blog, molto male.Sri Lanka: i civili sempre più coinvolti nel conflitto1 notizia sul mio blog, la decenza.Zimbabwe: disordini a livello politico ed economico innescano una crisi sanitaria2 notizie sul mio blog, appena suf.Incrementare l’utilizzo di alimenti terapeutici pronti all’uso è fondamentale nella riduzione della malnutrizione infantile3 post su temi alimentari.La tubercolosi farmacoresistente si diffonde perché non vengono testati nuovi farmaci0 notizie sul mio blog (male) ma ho trattato l'argomento tubercolosi in ogni intervento che ho fatto nelle scuole sulla Repubblica Dominicana.Cecenia: condizioni umanitarie critiche malgrado lo scemare del conflitto3 notizie sul mio blog, bene.Colombia: condizioni di vita precarie nelle zone di conflitto7 notizie sul mio blog, bene, e con ampia copertura su tutta l'america latina.Somalia: la crisi umanitaria degli sfollati in fuga dalla guerra2 notizie sul mio blog, la decenza.Myanmar: restrizioni agli aiuti umanitari13 notizie sul mio blog, molto bene, anche perchè ho seguito la crisi anche dopo il boom mediatico (ultimo post 7 giorni fa)Mi permetto di segnalare una crisi in più a quelle di MSF: Haiti. A questa terra martoriata, il cui spazio nei telegiornali è pari a 0 (e non c'è bisogno dell'Osservatorio di Pavia per dirlo), ho dedicato 30 post nel solo ultimo anno. E aggiungerei anche i Paesi Baschi (3 post miei) tra le crisi dimenticate.Nel complesso, essendo questo un blog privato e non un sito di informazione, non me la sento di bocciarmi.