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sicurezza, sicurezza, sicurezza


“I reati commessi da cittadini stranieri vanno certamente perseguiti ma non vanno demonizzati gli stranieri presenti sul territorio, come se fossero gli unici responsabili di una percezione di insicurezza che sembra ormai pervadere i cittadini italiani e gli stessi immigrati. Non servono proclami e annunci che criminalizzano indistintamente una realtà ma politiche certe ed efficaci di sicurezza, destinate tuttavia ad essere inefficaci se non affiancate da seri interventi di riqualificazione urbana, di mediazione, di accompagnamento...L'irregolarità di molti stranieri è dovuta soprattutto a un sistema legislativo limitato e poco lungimirante, che rende angusto l'accesso regolare e addirittura provoca una fin troppo facile caduta nella illegalità di coloro che sono riusciti ad entrare in Italia nel rispetto delle norme...Costruiamo invece dei tavoli locali sulla sicurezza e l'integrazione. Per una società sicura servono infatti iniziative che incidano sulla qualità della vita delle persone, italiani e stranieri, che si sviluppa nei vari spazi di socializzazione: la scuola, il quartiere, il lavoro, il tempo libero". [Andrea Olivero, presidente delle Acli, Associazioni cristiane lavoratori italiani, dicendosi “assolutamente contrario” all'introduzione del reato di immigrazione clandestina, definito “una misura demagogica tanto inutile quanto pericolosa per le ricadute sul piano sociale e culturale”.]