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multinazionali colpevoli e alla sbarra!


Il Tribunale Permanente dei Popoli (TPP) è un organismo nato nel 1979 sulla scìa del Tribunale Russel sulla guerra in Vietnam e sulle Dittature del Cono Sud in America Latina. L'aspirazione del Tribunale è quella di dare visibilità e qualificare in termini giuridici tutte quelle situazioni in cui la massiva violazione di diritti fondamentali non trova un riconoscimento né risposte istituzionali, sia a livello nazionale che internazionale. Al Tribunale, nella sessione appena conclusasi a Lima, sono stati presentati un totale di 24 casi, divisi per aree tematiche: settore minerario, petrolifero, farmaceutico, biotecnologico, idrico, forestale, finanziario, siderurgico. Tra le multinazionali europee accusate di aver violato i diritti dell'uomo e dei lavoratori locali, Unilever (Inghilterra-Olanda), Suez (Francia), Union Fenosa (Spagna), Bayer (Germania), Aguas de Saltillo (Spagna), Cemaq Mainstream S.A. (Norvegia), Syngenta (Svizzera), Proactiva (Spagna), Shanska (Svezia), Monterrico Metals (Regno Unito), Botnia (Finlandia). Tra le imprese giudicate, l’italiana Telecom, per i recenti fatti accaduti in Bolivia. L’impresa italiana aveva acquistato il 50 percento delle azioni dell’impresa nazionale Entel, rinazionalizzata l'anno scorso dal governo Morales. Oggi la Telecom chiede circa sessanta milioni di dollari di indennizzo, e ciò è visto come parte della strategia di aggressione al governo della Bolivia, nel tentativo di esproprio da parte della Telecom Italia contro la Bolivia. Per quanto riguarda le responsabilità, il verdetto dice che è lo Stato, sia ospitante che di origine della multinazionale, a dover vigilare, proteggere e sanzionare le violazioni dei diritti umani commesse sia da enti pubblici che privati. La mobilità di capitali, la de-localizzazione delle multinazionali, l'utilizzo di innumerevoli filiali, i codici di condotta volontari che portano all'irresponsabilità di fronte al diritto interno e internazionale sono terreno fertile per l’impunità. Vista l'importanza dei contenuti trattati la sentenza del TPP sarà inviata al Consiglio Economico e Sociale dell'Onu, alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, alla Commissione Interamerica dei Diritti Umani e ai governi dei paesi membri dell'Unione Europea, affinché possano agire a seconda delle competenze e delle facoltà.