mentre in Spagna si apre l'expo dedicata al tema dell'acqua, la situazione delle risorse idriche in Repubblica Dominicana si fa preoccupante.E’ altamente contaminato, finoi a uno stato di vera e propria 'agonia', il fiume Yaque del Nord, il più grande fiume della Repubblica Dominicana; la stampa locale sostiene che “la civilizzazione sta uccidendo il fiume, aggredito dalla contaminazione degli insediamenti umani sulle sue rive, dagli allevamenti suini e avicoli, dai mattatoi, dalle industrie e dagli scarichi di fogna”. Solo a Santiago, a nord-est della capitale Santo Domingo, più di 200.000 persone vivono sulle rive del corso d’acqua, frequentemente minacciate dai cicloni, dalle tormente e da violente piogge. La situazione dello Yaque del Nord non differisce molto da quella di altri tre fiumi del paese - Ozama, Haina e Isabela - che alla periferia di Santo Domingo soffrono di una contaminazione tanto alta da far sparire la pesca artigianale e provocare seri problemi di salute a coloro che ne abitano le rive. L'Ozama da solo‘riceve’ ogni giorno circa 480 tonnellate di rifiuti domestici, equivalenti a 750.000 tonnellate l’anno, senza calcolare l’inquinamento dovuto a residui di pesticidi, idrocarburi, grassi, solfati, cromo, manganesio, nichel, zinco e piombo. “Non possiamo pensare che per raggiungere lo sviluppo sia indispensabile distruggere la natura” dice l'ambientalista Eleuterio Martinez aggiungendo: “il progresso non è tale se si sviluppa sulle rovine del capitale naturale”.
l'acqua inquinata uccide la vita
mentre in Spagna si apre l'expo dedicata al tema dell'acqua, la situazione delle risorse idriche in Repubblica Dominicana si fa preoccupante.E’ altamente contaminato, finoi a uno stato di vera e propria 'agonia', il fiume Yaque del Nord, il più grande fiume della Repubblica Dominicana; la stampa locale sostiene che “la civilizzazione sta uccidendo il fiume, aggredito dalla contaminazione degli insediamenti umani sulle sue rive, dagli allevamenti suini e avicoli, dai mattatoi, dalle industrie e dagli scarichi di fogna”. Solo a Santiago, a nord-est della capitale Santo Domingo, più di 200.000 persone vivono sulle rive del corso d’acqua, frequentemente minacciate dai cicloni, dalle tormente e da violente piogge. La situazione dello Yaque del Nord non differisce molto da quella di altri tre fiumi del paese - Ozama, Haina e Isabela - che alla periferia di Santo Domingo soffrono di una contaminazione tanto alta da far sparire la pesca artigianale e provocare seri problemi di salute a coloro che ne abitano le rive. L'Ozama da solo‘riceve’ ogni giorno circa 480 tonnellate di rifiuti domestici, equivalenti a 750.000 tonnellate l’anno, senza calcolare l’inquinamento dovuto a residui di pesticidi, idrocarburi, grassi, solfati, cromo, manganesio, nichel, zinco e piombo. “Non possiamo pensare che per raggiungere lo sviluppo sia indispensabile distruggere la natura” dice l'ambientalista Eleuterio Martinez aggiungendo: “il progresso non è tale se si sviluppa sulle rovine del capitale naturale”.