ilKuda - www.kuda.tk

e se dopo le vacanze non trovassimo più il belgio?


di solito guardiamo all'europa con invidia, ci piacerebbe avere Zapatero al posto di Veltroni, Livingston al posto della Moratti, e forse ci accontenteremmo anche dello scambio Sarkozy-Berlusconi ma in questi giorni c'è uno stato che se la sta cavando, se possibile, anche peggio di noi: il Belgio.A marzo, dopo nove mesi di stallo politico in cui non si riusciva a formare un governo sembrava che la situazione si fosse sistemata con l'elezione di Leterme e il sostegno di un partito francofono e due fiamminghi. Ieri Leterme si è dimesso dicendo che esistono visioni inconciliabili tra le due comunità. Ancora una volta, come l'anno scorso, è risultato impossibile accordarsi sulla spartizione del distretto elettorale di Bruxelles-Halle-Vilvoorde, la cintura alla periferia della capitale amministrativamente nella regione delle Fiandre, ma a maggioranza francofona.Come gli altri paesi europei, il Belgio sta vivendo una difficile fase economica, con l'inflazione ai massimi degli ultimi 24 anni, l'erosione del potere d'acquisto, conti pubblici a rischio. Ma le resistenze dei rispettivi campi continuano, con le Fiandre – la regione più ricca – a chiedere maggiore autonomia economica, fiscale e la Vallonia che teme di veder smantellato lo stato sociale. Nel frattempo, alcuni sondaggi mostrano come nelle Fiandre i partiti apertamente scissionisti stiano guadagnando terreno. E allora immaginiamo che il Belgio arrivi a dividersi su decisione unilaterale delle Fiandre, dopo il Kosovo, un nuovo caso che aprirebbe la strada ai baschi e così via con tutte le comunità minoritarie nei propri paesi. Questo è un male? Personalmente credo di no. Da qui a 50 anni vedo un'Europa che governa un territorio non più organizzato in stati-nazione, ma in macro regioni al loro interno omogenee che delegano alle istituzioni comunitarie parte dei compiti ora in mano ai governi nazionali come la difesa o la giustizia, ma che amministrano in proprio i servizi più di prossimità come scuola, sanità e trasporti. Staremo a vedere.