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il gruppo documentari è ad Haina


adesso è serena codazzi che vi scrive per raccontarvi la sua prima settimana in Repubblica Dominicana. Intanto io, Luca e Valentina abbiamo raggiunto il gruppo. Durante la prima settimana di permanenza sull`isola, io ed alcuni compagni di viaggio ci siamo staccati dal resto del gruppo alla volta di Haina, una città al limitare di Santodomingo, la capitale. Il nostro obiettivo è quello di girare un documentario attraverso il quale tentare di restituire una fetta veritiera della vita quotidiana delle persone che vivono qui. Haina è una baraccopoli formata da diverse comunità, come California o Casique. L’ufficio di One Respè è molto piccolo, l’entrata è protetta da una vera e propria gabbia, a causa dell’alto tasso di violenza. L’elettricità va e viene e l’acqua corrente manca completamente... La si può comprare solo da un furgoncino che passa spesso per le strade con una tanica enorme montata sul rimorchio. Purtroppo è molto cara e le famiglie non riescono ad averne a sufficienza per bere, lavarsi, cucinare... Le case non sono le ¨case¨ che popolano il nostro immaginario collettivo occidentale: dieci persone possono vivere in una ¨scatola¨ costruita con lamiere di venti metri quadri a dir tanto... La comunità di California è sita all’interno di una vera e propria discarica. Per i suoi abitanti, l’unica fonte di sostentamento economico è la spazzatura che riescono a riciclare e rivendere. Haina è una tra le 5 città più inquinate al mondo a causa della presenza di una vecchia fabbrica di batterie per auto, si respira diossina come se fosse aria... Nonostante questa situazione, la gente ha sempre la speranza di ottenere dal comune la fornitura di acqua corrente, elettricità e la costruzione di una scuola per i propri figli. Questa settimana invece ci dedichiamo alla registrazione di un cortometraggio che parteciperà ad un Festival sui Disabili ed alla situazione della frontiera tra la Repubblica Dominicana e Haiti.