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aggiornamento sull'ultima settimana di viaggio


Dal momento in cui abbiamo smesso di lavorare con i ragazzi e ci siamo dati alla visita dell'isola sono iniziati gli inconvenienti. Lunedì 4 agosto abbiamo spedito tutto il gruppo a vedere Dajabon, una città sul confine con Haiti già visitata dal gruppo video. Durante il viaggio (iniziato alle 5 del mattino) il pulmino si è trovato circondato da scioperanti s volto coperto che stavano effettuando un blocco stradale e che di fronte al tentativo di forzarlo hanno iniziato a sparare colpi in aria e ci hanno convinto a fare retromarcia e tentare una strada alternativa in mezzo al nulla. Arrivati a Dajabon abbiamo atteso inutilmente per due ore sulla frontiera di ricevere i necessari permessi per passare ad Haiti, la situazione non è delle più tranquille. La visita del mercato di Dajabon è comunque una esperienza unica, viaggiare per quelle strade coperte da teloni azzurri sotto i quali si trova di tutto buttato più o meno alla rinfusa per terra, fa riflettere molto su come tutte le società si fondino ormai sul consumo, anche quelle più povere. Il giorno dopo ci siamo diretti verso il meritato riposo a Las Terrenas, penisola di Samanà. Qui abbiamo avuto la fortuna di incontrare un simpatico italiano di Metanopoli che ci ha ospitato nel suo bel hotel Kari Beach fornendoci anche una ampia terrazza vista oceano. Las Terrenas, una volta piccolo villaggio di pescatori, si sta trasformando in un centro turistico importante, soprattutto dopo l’apertura dell’aeroporto internazionale di Samanà, chi di noi la conosce da cinque anni nota la differenza. Rimane comunque un bell’angolo di paradiso con sette e più chilometri di spiaggia nelle quali fai fatica a vedere gli altri bagnanti. Purtroppo, a giudicare dai complessi in costruzione, è probabile che in meno di 4-5 anni tutto questo sarà più simile a Saint Tropez che all’Eden. Las Terrenas è anche ottimo punto per una serie di escursioni, una di queste è la gita a cavallo alla splendida cascata del Limon, 55 metri di salto e possibilità di bagnarsi sotto l’acqua in caduta. Altra meta è stato il giro in barca al parco naturale de Los Haitises una distesa immensa di mangrovie e grotte. All’interno di alcune di queste vi sono quelle che vengono spacciate per iscrizioni taino, la popolazione che abitava l’isola prima dell’invasione spagnola, ma che a noi sembrano tanto scarabocchi ti tempi ben più recenti. In una di queste grotte, quella vicino alla spiaggia in cui han girato per anni l’Isola dei Famosi, c’è stato il secondo inconveniente. Al ripartire con la nostra barchetta ci siamo scordati una membra del gruppo, e solo dopo una decina di minuti di navigazioni ce ne siamo accorti… bhè, la prima nominata del reality. La domenica ci siamo trasferiti a Santo Domingo per conoscere la capitale prima che il grosso del gruppo torni in Italia. Tra le vie della Zona Coloniale il percorso è stato particolarmente lento a causa di molte bancarelle dai prezzi più che invitanti che hanno attratto la parte femminile del gruppo e permesso agli appassionati di fotografia di realizzare con estrema dovizia foto ai vari particolare architettonici della capitale. Nella serata uno dei nostri è riuscito a farsi fuori un piede scendendo di corsa da un taxi (ad oggi è ancora immobile a letto con il piede alzato) prima di assaggiare l’ultima specialità dominicana il mofongo: un blocco coeso di platano (bananone) fritto con aglio e carne di maiale fritta. Mentre il grosso del gruppo ripartiva da Punta Cana (e l’aereo faceva uno scalo non previsto a Roma e un ritardo di oltre sei ore) in quattro siamo tornati a Santiago dove ci attendeva un lavoro di progettazione per una richiesta di finanziamento a favore di Onè Respe per assistenza sanitaria a bambini. Qui ci è giunta la notizia dell’incidente che è costata la vita a 21 persone, tra cui 4 italiane. Subito le dovute telefonate di rassicurazione a casa. Lunedì 18 poi la partenza (sempre alle 5 del mattino) per il viaggio di ritorno Santiago - Santo Domingo - Punta Cana – Milano - Cernusco. E via verso l’infinito. Mentre c’è già chi sta lavorando al montaggio del fantastico cortometraggio ispirato al gioco del domino e girato da attori incredibili.