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aria di golpe in paraguay?


Qualcuno (ben conosciuto) starebbe tramando alle spalle del presidente del Paraguay, Fernando Lugo, per impossessarsi del potere e bloccare le iniziative del governo in aiuto alla popolazione più povera.
E' stato lo stesso Lugo, l'ex vescovo legato alla teologia della liberazione conosciuto come il “vescovo rosso” a dare la notizia dell'esistenza di un piano per il golpe. Una cena, teoricamente informale, a casa di Lino Cesar Oviedo, sconfitto eccellente alle elezioni presidenziali dello scorso aprile. Insieme a Oviedo al banchetto della discordia diverse personalità: l'ex presidente Duarte, il presidente del Congresso Enrique Gonzales Quintana, il vicepresidente del Tribunal Superior de Justicia Electoral, Juan Manuel Rosales e il Generale Maximo Diaz Caceres. E sembra inoltre che Oviedo e Caceres abbiano un lungo incontro in una stanza separata dal resto del gruppo in cui si sarebbe discusso del pensiero delle Forze Armate sulla crisi politica che sta attraversando il Paese.Su tutto la volontà presidenziale di mettere mano alla situazione agraria del Paese e risolvere i problemi per mezzo di una grande riforma che intaccherebbe gli interessi economici di alcune personalità presenti alla cena fra loro proprio Oviedo. Il progetto di rinnovamento di Lugo era iniziato a metà agosto: dopo aver nominato fra i suoi ministri una donna di origine indigena (è la prima volta che accade nel Paese), ha messo ordine tra le alte cariche militari.