La mattina dell’undici settembre andava in scena in Bolivia la classica manifestazione contro le velleità separatiste delle prefetture boliviane della Media Luna: migliaia di campesinos sulla strada, in marcia verso Cobija, una città nei pressi di Porvenir, per urlare il loro dissenso contro le scelte della prefettura separatista (siamo in quella di Pando) e per affermare ancora una volta l’appoggio al presidente Evo Morales. Gridano slogan contro il prefetto di Pando. Poi, ad un certo punto, iniziano a piovere pallottole, un'imboscata che qualcuno ha preparato ai manifestanti, i morti vanno dai 30 ai 150, a seconda delle stime. Chi c'è dietro a questa strage?
un mercenario italiano dietro le violenze in bolivia
La mattina dell’undici settembre andava in scena in Bolivia la classica manifestazione contro le velleità separatiste delle prefetture boliviane della Media Luna: migliaia di campesinos sulla strada, in marcia verso Cobija, una città nei pressi di Porvenir, per urlare il loro dissenso contro le scelte della prefettura separatista (siamo in quella di Pando) e per affermare ancora una volta l’appoggio al presidente Evo Morales. Gridano slogan contro il prefetto di Pando. Poi, ad un certo punto, iniziano a piovere pallottole, un'imboscata che qualcuno ha preparato ai manifestanti, i morti vanno dai 30 ai 150, a seconda delle stime. Chi c'è dietro a questa strage?