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i due volti del sud america


Bolivia, presidente indios, socialista, amico di Chavez: Dopo 12 giorni di intense riunioni, maggioranza e opposizione boliviane sono giunte al tanto atteso accordo che rende possibile l'approvazione di una legge che permetta di convocare un referendum popolare per la ratifica della nuova Costituzione già votata fra mille polemiche dall'Assemblea Costituente. Parte del merito dell'accordo raggiunto sicuramente deve essere dato al presidente Evo Morales che sembra essere andato in contro alle richieste dell'opposizione. Morales infatti da quando il nuovo testo costituzionale entrerà in vigore rinuncerà alla seconda rielezione prevista per il 2014.Colombia, presidente bianco, filo americano, amico di Bush: A María-Piendamó, nel cuore del Cauca, si sono concentrati 20.000 indigeni tra cui moltissimi bambini, donne e anziani e in maniera collettiva hanno deciso di occupare la Carretera Panamericana per attirare l’attenzione internazionale e nazionale sulla loro situazione. I Nasa non usano armi, ma sono protetti da una Guardia Indigena munita di un simbolico bastone colorato simbolo di comando. Dopo pochi minuti sono arrivati gli Esmad (squadroni antisommossa della polizia) che hanno attaccato con gas e manganelli. Gli indigeni hanno resistito eroicamente fino a quando la polizia ha cominciato a usare fucili a pallettoni e granate non convenzionali composte da polvere da sparo, schegge, chiodi e pezzi di vetro. Il bilancio solo nel primo giorno di scontri è di settanta feriti e due morti, tra cui Ramos Valencia il cui cranio è stato trapassato da parte a parte da un proiettile. Solita riflessione sui media italiani, avevano riportato nei giorni scorsi le proteste contro Morales in Bolivia senza poi dare l'annuncio dell'avvenuto accordo e non hanno detto nulla degli scontri in Colombia.