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Droga, Lipari e un omicidio dimenticato


Unisco in questo post tre temi, apparentemente estranei ma legati da un filo comune, l'importanza di poter incidere sui mezzi di comunicazione.A marzo si terrà a Trieste un'ennesima conferenza sulla tossicodipendenza, l'ultima, del 2005, a Palermo fu un totale fallimento per l'assenza di chi davvero lavora a contatto con questi problemi. Quando iniziai a lavorare con i SerT e le persone che assumevano metadone dovetti distruggere tutti i miei pregiudizi ed avvicinarmi con rispetto a chi conviveva con le proprie dipendenze da 20/30 anni. E scoprii che non è un problema di volontà, ma di sistema. Ecco perchè sono convinto che l'appello di Fuoriluogo che chiede che alla conferenza possano intervenire gli operatori del settore e anche chi vive in prima persona il problema, vada ostenuto e diffuso (e anche qui c'è una catena di blog)
Oggi, nell'indifferenza dei grandi media .it c'è stato uno sciopero generale sulle isole Eolie per difendere le rotte di collegamento primario tra le isole. La protesta è stata forte, compatta e volta a difendere un diritto primario, quello della mobilità, che come nel caso dei treni, colpisce soprattutto i pendolari. Le notizie sembrano positive, sembra che il Governo abbia fatto retromarcia e si stia aprendo alla richieste degli isolani. Hanno vinto perchè hanno saputo unirsi ed andare avanti fino ad obiettivo raggiunto, una cosa che spesso manca alle nostre proteste.
E infine una notizia fantasma, di quelle che non leggeremo mai: è stato ucciso Lasantha Wickrematunga, direttore del "Sunday Leader". Chi era? Uno dei maggiori oppositori alla guerra che il Governo sta conducendo contro la popolazione tamil. Poliziotti, soldati e agenti governativi commettono gravi crimini contro i civili tamil: rapimemti, torture, esecuzioni extragiudiziali, violenze, stupri, bombardamenti di obiettivi civili. Perchè dovrebbe interessarci? Perchè tutti i fondi (non gran parte, ma tutti) raccolti dopo lo tsunami in Italia sono stati destinati allo Sri Lanka, una montagna di denaro che avrebbe potuto far cambiare la storia del paese, ma da cui i tamil sono stati esclusi. Per Reporter Senza Frontiere "il presidente Rajapaksa è da ritenere direttamente responsabile di questo omicidio". E allora sarebbe il caso che la stampa italiana si interrogasse sulla gestione che è stata fatta dei soldi degli italiani, forse si scoprirebbero cose ben più gravi della Missione Arcobaleno in Albania.