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Espropria parchi: La nuova legge lombarda mette in pericolo l'autonomia


Con la Legge Regionale 86 del 1983 la Lombardia ha attribuito ai Comuni la facoltà di promuovere l'istituzione di Parchi Locali di Interesse Sovracomunale (PLIS), in pratica aree protette per le quali sono i comuni stessi, nell'ambito della loro pianificazione urbanistica, a stabilire la disciplina di salvaguardia, le modalità di funzionamento e i piani di gestione.Col riconoscimento della rilevanza sovracomunale da parte della Regione, il PLIS entra a far parte del sistema regionale delle aree protette, insieme ai parchi regionali, alle riserve e ai monumenti naturali. In un territorio complesso e frammentato dall'urbanizzazione come quello lombardo, il significato dei PLIS è legato al loro ruolo di spazi entro cui, su base volontaria, avviare processi che vanno dalla tutela speciale di biotopi minori alla riorganizzazione territoriale. Le aree tutelate dai Parchi Locali hanno in genere (ma non sempre) valore ambientale e paesistico inferiore a quello delle altre aree protette, ma il loro ruolo, almeno sulla carta, è talvolta strategico.E' fondamentale che parchi di questo tipo siano amministrati da persone scelte dal basso, dai Comuni che li compongono. La nuova legge regionale sembra voler espropriare questa possibilità. Ciò che potrebbe avvenire è un commissariamento.