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Nucleare di terza generazione: scorie più radiattive e costi più alti


Sarkozy
ha annunciato la costruzionedi nuove centrali di terza generazione, oltre a quella già in costruzione a Flamanville. Secondo Areva - l'impresa francese che sta costruendo i reattori EPR - queste centrali saranno più potenti di quelle attuali, useranno il 15% in meno di uranio, e produrranno il 30% in meno di scorie. Peccato che nessuno precisi che il funzionamento dell'EPR prevede che il combustibile nucleare resti molto più tempo nel reattore, e questo implica un'usura - "burn up" - e dunque una radiotossicità molto più importante che nei reattori attuali. Una portavoce di Areva, Patricia Marie, ha ammesso che le scorie saranno più radioattive - ma "solo" del 15%, mentre Greenpeace parla di 7 volte tanto (al momento si parla di stime perchè non esiste un reattore EPR in funzione).Una centrale simile è in costruzione in Finlandia il prezzo sta raggiungendo ormai i 5,5 miliardi di euro - la previsione iniziale era di 3 miliardi. Il cantiere ha accumulato un ritardo di 38 mesi, e ogni giorno costa un milione di euro.Se ricordiamo che la Francia usa il 40% delle proprie risorse idriche per raffreddare le sue centrali e che l'Italia, per gran parte, è priva di grossi fiumi, mi chiedo dove troverà l'acqua (oltre che i soldi, l'uranio, la sicurezza, i depositi di scorie...) per le sue future centrali?Il PD ha votato a favore dei finanziamenti al nucleare, al Parlamento Europeo.