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Madagascar: la Daewoo e i biocarburanti, in mezzo ci sono 28 morti


Sabato scorso la polizia ha sparato sulla folla di manifestanti nella capitale Anatananarivo, causando 28 morti e almeno 200 feriti perché la gente, guidata da Andry Rajoelina, attualmente ex sindaco deposto dal governo malgascio, ha contestato duramente la Daewoo che ha acquistato in Madagascar 1,3 milioni di ettari di terreno, in pratica oltre la metà della terra coltivabile, su cui avrà pieno diritto per 99 anni per coltivarci mais e palme da olio.
Il ministro della Difesa del Madagascar, Cecile Manorohanta, ha rassegnato le dimissioni ha detto di non voler continuare a far parte di un governo che spara contro i civili.Questa protesta si inserisce in una crisi più ampia dove il governo ha dato l'ordine di chiudere le emittenti radio-televisive legate a Andry Rajoelina, sindaco di Antanarivo e leader dell'opposizione.Quello che è certo è che la Corea del Sud ha fame di terra, e l'ha trovata in Madagascar. In questo paese però, i diritti di proprietà sulla terra sono incerti, e i contadini temono di perdere i propri campi. Ma in pericolo sono soprattutto le foreste, in quanto, secondo il manager della Daewoo Hong, "si tratta di terra totalmente non sviluppata, incontaminata. E noi daremo lavoro rendendola coltivabile, e questo è buono per il Madagascar". Quello che il signor Kong omette è che la maggiore ricchezza del Madagascar consiste in un patrimonio biologico unico al mondo. Il Madagascar infatti ospita da solo il 5% delle specie animali e vegetali del mondo, l'80% delle quali sono specie endemiche, ossia si trovano solo sull'isola e in nessuna altra parte del mondo.