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Proviamo a capire dove finirebbe il nuovo stadio dell'Inter


Sembra a tutti i livelli che tra le location che la squadra di Moratti sta prendendo in considerazione per costruire un nuovo stadio ci sia il Parco delle Cascine di Pioltello. Prima di entrare nei dettagli del progetto facciamo un passo indietro e guardiamo al parco.Il Parco si sviluppa in un ambito nel quale le strutture urbane occupano la maggior parte del territorio. In particolare la porzione più settentrionale lungo il Martesana si trova compresa in un continuo urbano caratterizzato dal susseguirsi delle diverse tipologie di ambiti edificati. Ha una superficie di 213 ettari ed è per la maggior parte di proprietà di privati. Il piano regolatori di Pioltello prevede su questa zona solo la costruzione di aree standar, cioè di servizi fruibili da tutti (impianti sportivi, teatro, luoghi di ritrovo) per una volumetria molto ridotta. Quasi metà del parco è di proprietà di un singolo soggetto il quale ha la responsabilità di mantenere il proprio pezzo, così come gli altri, agibile e in stato decoroso. Questo proprietario avrebbe però negli anni trascurato la manutenzione ordinaria (anche il semplice taglio dell'erba ha avuto bisogno di ordinanze ad-hoc) e favorito a vario titolo l'insediamento di comunità rom presso l'unica cascina ancora agibile, la cascina Bareggiate.
In questo quadro, aggiungendo che il comune non ha soldi per acquisire e gestire il Parco, sono stati avanzati negli anni diversi piani di lottizzazione che prevedevano la costruzione di case sui terreni del Parco. Per chi non è dentro a questi meccanismi occorre specificare che è facoltà del Comune cambiare la destinazione d'uso delle aree, anche se vincolate a parco, ma che la proprietà non può avanzare nessun diritto perchè al momento quelli sono terreni agricoli salvo per lo spazio dove già sorgono le cascine. Le proposte avanzate, sembra, avrebbero portato da 5.000 a 7.000 nuovi abitanti, ma sarebbero sempre state respinte dal Comune perchè inadeguate.Questa è la situazione generale: i proprietari dei terreni potrebbero fin da ora riqualificare gli spazi facendoli diventare luoghi di ritrovo, ristoranti, bar.. immersi nel verde ma puntano molto più in alto per massimizzare il profitto, senza valutare l'impatto dal punto di vista abientale e di traffico che un'operazione del genere potebbe portare. D'altra parte mitigare l'espansione edilizia è compito del Comune che finora si è ben comportato.Esiste una tendenza pericoloso, quella di vedere nella speculazione edilizia, sia essa residenziale o lo stadio, l'unica via per riqualificare la zona ed allontanare la comunità rom dalla cascina occupata. Il sindaco avrebbe però già firmato l'ordinanza di sgombero e quindi adesso la responsabilità passa al Prefetto che può procedere quando più ritiene opportuno.Ora si contrapporrebbero due diverse soluzioni:- la proprietà media con il comune e concordano un piccolo aumento di volumetria in prossimità delle cascina. vengono realizzare tre isole abitative immerse in un parco verde che a questo punto sarà curato a dovere e mantenuto in stato decoroso, arrivano circa un 500 abitanti in più;- il comune approva un mega piano che potrebbe comprendere lo stadio dell'inter da 65.000 posti, un parco tematico, una struttura scolastica-sportiva, una decina di campi di allenamento, e una parte residenziale di qualche migliaio di abitanti. Il tutto insisterebbe principalmente sulla SS11 Padana Superiore. In cambio potrebbe essere costruita una linea leggera di collegamento che partendo dalla fermata di Cascina Burrona arriverebbe alla stadio (Auchan) e al cinema.Sono convinto che il Comune ha in mano gli strumenti perchè quest'area possa svilupparsi nella sua vocazione agricola e nel rispetto dell'ambiente, con un recupero che permetta la fruizione del parco e non la sua cancellazione.Su Facebook siamo già 300 a pensarla così!