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In Madagascar è riuscito il golpe contro la Daewoo


La vittoria di Rajoelina è dovuta anche al sostegno politico della Francia, che nei giorni scorsi gli aveva anche dato rifugio nella propria ambasciata di Antananarivo. Parigi non ha mai smesso di interferire con le vicende politiche di questa sua ex colonia. Anche 'l'ammiraglio rosso' Didier Ratsikara, il presidente socialista del Madagascar dal 1975 al 2001, era sostenuto dalla Francia e oggi vive in esilio a Parigi, da dove ha mantenuto i contatti con l'opposizione di Rajoelina.Il fino-ad-oggi presidente Ravalomanana, anche lui ex sindaco della capitale, era salito al potere nel 2002 dopo un durissimo scontro con l'ammiraglio rosso, il quale non voleva accettare la sconfitta alle elezioni da lui stesso concesse nel 2001. Dopo essersi autoproclamato presidente sull'onda delle proteste popolari che costrinsero Ratsikara a fuggire in Francia, Ravalomanana ha goduto di un largo consenso, ma solo per i primi anni. Oltre a non aver mantenuto la sua promessa di combattere la povertà che affligge il Paese, ha avviato una politica di privatizzazioni selvagge (sostenuta dal Fondo Monetario Internazionale, dalla Banca Mondiale e dall'Unione Europea) svendendo alle multinazionali straniere tutte le risorse del Paese: il petrolio alla Total (Francia), l'ilmenite (titanio), la bauxite e l'allumina alla Rio Tinto (Gran Bretagna) e, solo l'ilmenite, alla Exxaro (Sudafrica), il carbone alla Red Island Minerals (Australia), il nikel e il cobalto alla Sherritt (Canada).La goccia che ha fatto traboccare il vaso della rabbia popolare, scatenando le proteste dell'opposizione, è stata, lo scorso novembre, la cessione in leasing per 99 anni di 1,3 milioni di ettari di terreni agricoli (la metà del totale nazionale) alla multinazionale coreana Daewoo, che senza pagare nulla (ma solo costruendo delle infrastrutture) sostituirà le colture che sfamavano oltre quattro milioni di contadini malgasci con sterminate piantagioni di mais (e un po' di olio di palma) destinato al mercato interno coreano.