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Un esempio di come la lentezza italiana fa fuori le industrie della rivoluzione verde


La Regione Siciliana, il 3 febbraio scorso, ha approvato il Piano energetico ambientale con 5 miliardi di euro di investimento in 5 anni. Lo scopo della giunta regionale è potenziare l'energia alternativa. E fin qui bene.La Siteco Spa è leader nella costruzione di torri eoliche, ha sede a Priolo Gargallo (Siracusa), tra diretto ed indotto occupa circa 650 operai. E qui molto bene.Eppure potrà lavorare solo per altri 50 giorni. Poi sarà costretta a licenziare i dipendenti. Come è possibile?«Le autorizzazioni per i parchi eolici in Sicilia sono bloccate - spiega Salvo Montagno, 56 anni, presidente e amministratore delegato della società -. La Nordex ha annullato la commessa di 6 milioni 700 mila euro, con i contratti già firmati. Oltre cento torri da realizzare. Il Gruppo Moncada ha sospeso la realizzazione di 43 torri per due milioni 400 mila euro. E la Gamesa ha sospeso e ridotto la realizzazione di 130 torri di varie dimensioni per otto milioni 200 mila euro».Mancano dei pareri da parte di alcuni individui, uno di questi è quello dell'assessore regionale Giuseppe Sorbello, che è anche sindaco di Melilli, la città in provincia di Siracusa nella quale ha sede l'officina meccanica della Siteco, dove le grosse torri vengono assemblate.
Per quanto riguarda il fotovoltaico la situazione non è molto migliore: perquanto riguarda infatti l'estrazione e la lavorazione del silicio, dove i margini di guadagno sono di oltre il 50%, il 98% delle industrie che operano sul mercato italiano sono estere. Serve allora concentrarsi sia sul reperimento delle risorse finanziare da destinare all'attività di ricerca e sviluppo, sia sull'entità degli investimenti in asset materiali.Considerata l'impossibilità di competere con i big del silicio sarebbe opportuno concentrare gli sforzi sul film sottile, tecnologia emergente destinata a raggiungere quote del 20-30% del mercato entro cinque-sei anni, e rispetto alla quale sarebbe ancora possibile costruire una posizione di forza. Ecco una piccola perla su cui il nostro governo dovrebbe riflettere. Ma anche le amministrazioni locali.Fondamentale portare avanti anche le 10 proposte per una Rivoluzione Verde in Italia.