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Segrate: Cittadella del Tempo Libero al posto della ex-dogana


Siamo a fine marzo del 2009: è finito alle 5 di mattina il consiglio comunale che ha approvato il progetto di Percassi. A votare a favore, una parte del Pd e Forza Italia. Per capire questa notiza bisogna però fare un salto indietro di molti anni, perchè il nuovo centro sorge sull'area della ex-dogana ferroviaria di Segrate.Repubblica, anno 2000: "Progettata per sostituire le funzioni doganali svolte in via Valtellina allontanando dalla città il viavai di mezzi pesanti e finita ormai da una quindicina d'anni, è stata mandata in soffitta nel '92 dalla Ue e dalla libera circolazione delle merci nella Comunità."Facciamo ancora un salto indietro, Corriere, 1999: "La dogana, cattedrale nel deserto iniziata negli anni ' 60 e mai utilizzata, era stata aperta parzialmente nella primavera dello scorso anno come «centro intermodale»."
Osserviamo bene l'area e dove è posizionata: ci sono delle strade iniziate e mai concluse, fanno parte della famosa viabilità speciale la cui realizzazione fantasma ha partecipato a far crescere il costo dell'intera opera a 150 miliardi di lire, ma soprattutto, se allarghiamo il campo visivo, scopriamo uno scomodo vicino: l'aeroporto di Linate.
Cosa vuol dire questo? che l'area in questione pur essendo in una zona logisticamente appetibile, vicino alla tangenziale est e alla statale Cassanese, non può ospitare abitazioni a causa del grande rumore che provocano gli aerei in decollo, e in virata. Qui allora bisogna sottolineare come nel 2007 a fine anno, inizi una sperimentazione di rotte di decollo alternative che, se da una parte sgravano Pioltello da parte dei voli, dall'altra liberano i cieli al di sopra dell'area ex dogana rendendola in qualche modo più appetibile per una serie di insediamenti fino ad allora impensabili.A questo punto l'area viene acquistata dal Gruppo Percassi famoso per aver costruito il grande centro commerciale di Orio al Serio proprio di fronte all'aeroporto. Per capirci quella struttura in grado, si dice, di attirare i turisti dello shopping che partirebbero in mattinata dalle capitali europee per recersi a Orio, fare acquisti al centro e poi tornare in serata a casa.Su quell'area Percassi avanza un progetto da 600mila metri cubi (sempre a Segrate, i comitati di quartiere avevano appena bloccato un progetto sempre targato Percassi da 220mila mc sull'area ex-IBM). La Lega Nord esce dalla maggioranza, l'Udc si spacca. Il Pd entra nella maggioranza ma si spacca a metà anche lui. Una bagarre, insomma, nella quale metà dell'opposizione entra nella maggioranza e viceversa. Un caso più unico che raro di alleanza di governo Pd-Fi.I Verdi sono molto duri nel giudicare la mossa del PD senza la quale il Megacentro non sarebbe mai stato possibile. Inizialmente il sindaco promette un referendum sul progetto ma poi ritira la proposta, Percassi conosce molto bene i rischi delle urne poichè un grande progetto nel Gran Canyon (3 milioni di mq) gli era stato bocciato proprio da una consultazione popolare tra i pellerossa.Il voto in Consiglio è stato preceduto da una distribuzione in tutte le caselle postali dei Segratesi di una brochure che metteva in evidenza tutti i presunti vantaggi per la Città derivanti dalla costruzione del centro commerciale. I comitati cittadini però rilanciano: "la viabilità finanziata con gli oneri che verserà l'operatore non sarà nemmeno sufficiente a sopportare i 7 milioni di auto in più che il nuovo Centro Polifunzionale porterà a Segrate".
Le centinaia di cittadini che la sera del consiglio hanno cercato di assistere alla seduta del Consiglio Comunale si sono ritrovati i posti previsti per il pubblico erano occupati da muratori e operai di cantiere, bergamaschi e rumeni, e da membri di Forza Nuova, presentatisi due ore prima dell'inizio del Consiglio. Alcuni minuti di tensione hanno provocato un tentativo di ingresso da parte di alcuni cittadini ed è partita la carica degli agenti presenti.Il progetto viene approvato. Per i segratesi si tratterà di una struttura attira-auto, per chi sperava in un ridimensionamento di Linate si apre l'ipotesi che diventi un punto di snodo per il low-cost (modello Orio), per i cittadini che a causa del cambiamento delle rotte aeree stanno vedendo svalutato il valore della casa, bhè, pagherà Percassi?
Su un'area complessiva di oltre un milione di metri quadrati sorgeranno un centro commerciale, cinema, teatri, impianti ludici, gallerie e di tre torri residenziali per un totale di 3.000 alloggi circa.