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Terremoto in Abruzzo e la danza della ricostruzione


Non ho ancora parlato del terremoto in Abruzzo, principalmente perchè non trovandomi sul posto non mi sembrava corretto raccontare cose che non vedevo o denunciare possibili previsioni o presunti ritardi. Quando una calamità colpisce in questo modo bisogna, credo, avere il pudore di stare alla porta e condividere il dolore.Oggi però una riflessione sulle mille idee per recuperare soldi per la ricostruzione la vorrei fare. Le idee messe in campo sono molte, dal 5x1000 all'8x1000, dalla Lotteria di Scopo all'alzamento dell'IVA, dall'accorpamento referendum-europee al cabio d'utilizzo dei fondi per il Pnte di Messina. La prima riflessione però è che prima ancora di sapere di quanti soldi avremo bisogno, prima di aver valutato la stabilità delle case e il numero di quelle da abbattere, tutti a cercare i fondi per la ricustruzione. Saviano, su Repubblica mette ben in guardia dagli appalti che finiranno in mano alla criminalità organizzata e dal pericolo che le case ricostruite, se non verranno rispettate le norme, verranno giù al prossimo tremore, magari tra 30 anni, ma verranno giù. E allora nuovi morti, nuovo dolore, nuova ricostruzione.Se fossi al Governo, ma non lo sono, per prima cosa raddoppierei i fondi alla magistratura abruzzese, perchè indaghi sulle responsabilità di chi ha costruito spacciando per anti-sismiche case che non lo erano; introdurrei un reato apposito, che goda di precedenza assoluta, quella di falsa dichiarazione di casa anti-sismica; farei pagare i responsabili della distruzione. Così, per iniziare.E poi starei molto attento a fare affermazioni poco praticabili, un esempio, se dovessimo decidere che la ricostruzione in Abruzzo dovrà avvenire tramite la destinazione del 5xmille dobbiamo anche sapere che i soldi arriveranno tra 3 anni, visto che ora molte associazioni stanno ancora aspettando i fondi della raccolta del 2006. In realtà la parte dell'8xmille che si destina allo Stato può essere utilizzata in caso di calamità naturali, basterebbe vincolare quei fondi ad una vera ricostruzione sicura.Infine due parole sui molti appelli che girano della serie "chiudiamo il grande fratello e destiniamo i soldi all'Abruzzo", "i politici/calciatori rinuncino a un mese di stipendio", "blocchiamo i quiz televisivi"... e via dicendo. L'unico pensiero è quello di una battuta di un comico di Zelig: "Son tutti froci con il culo degli altri"