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Zelaya rientra oggi in Honduras, aggionamenti


Il presidente dell'assemblea generale dell'Onu Miguel D'Escoto accompagnerà il presidente honduregno Manuel Zelaya nel suo tentativo di rientro in patria.Il governo golpista ha chiuso per tre giorni l'aeroporto Toncontin di Tegucigalpa, il presidente de facto designato dai golpisti, Roberto Micheletti, ha avvertito che non verrà permesso l'atterraggio di nessun aereo con a bordo Zelaya sul territorio nazionale.I sostenitori di Zelaya hanno convocato il popolo per appoggiare il ritorno del leader estromesso, e decine di migliaia tra operai, contadini, studenti, indigeni e altre forze sociali che avevano eletto il presidente deposto, hanno risposto all'appello: una grande manifestazione si è diretta all'aeroporto gridando slogan contro il governo golpista e chi lo appoggia, politici di destra, imprenditori e la gerarchia religiosa. Alle dichiarazioni in appoggio del golpe di Micheletti del cardinale Oscar Andres Rodriguez Maradiaga, arcivescovo di Tegucigalpa, che da ieri è entrato in campo per giustificare l'espulsione di Zelaya e la legittimità del nuovo governo, si è unito oggi anche il presidente della Confraternità Evangelica dell'Honduras, Oswaldo Canales.Nella zona dell'areoporto della capitale il governo golpista ha dispiegato interi battaglioni militari. La situazione è tesa.Aggionamento 6/07/09, h: 00.33Quando Zelaya è partito da Washington ha invitato gli honduregni a scendere pacificamente in strada e a parlare con i militari per invitargli a unirsi a loro in questa "giornata di festa, giorno in cui rientra il loro presidente eletto". Dopo aver lasciato passare la massa di migliaia di manifestanti in attesa dell'atterraggio dell'aereo venezuelano che riporta a casa il presidente legittimo Manuel Zelaya, i militari stanno reprimendo violentemente con lancio di gas lacrimogeni. Sembra che ci siano spari contro la folla. TeleSur ha denunciato due morti.Aggiornamento 6/07/09, h 14.45Di solito non pubblico foto ad alto impatto tragico, però oggi lo credo necessario perchè questa immagine deve mettera a tacere tutti quelli che in questi giorni hanno avuto il coraggio di definire non-golpe o golpe bianco il colpo di stato in Honduras.
Circa due ore prima del tentativo di Zelaya di entrare nel paese, la moltitudine - si parla di oltre 200 mila persone - era riuscita ad arrivare fino all'entrata principale dall'aeroporto. Quello che è stato considerato un successo da parte dei movimenti sociali, popolari e dalle organizzazioni sindacali, contadine ed indigeni, è stato anche il risultato di lunghe negoziazioni con l'esercito e la polizia. In questo senso risulta ancora più inspiegabile e vergognoso il fatto che l'esercito abbia aperto il fuoco su una popolazione pacifica, uccidendo almeno due persone.Dopo quanto accaduto, il presidente Manuel Zelaya è volato verso il Nicaragua dove è stato ricevuto dal presidente Ortega. Da lí è poi volato in Salvador dove si è riunito con il segretario generale dell'Osa, il presidente dell'Assemblea Generale dell'ONU ed i presidenti dell'Argentina, Paraguay ed Ecuador.