All'inizio di quest'anno la grande compagnia ortofrutticola si è unita alla "Dole" nel criticare il governo di Tegucigalpa quando quest'ultimo ha alzato la paga base del 60%. La
Chiquita ha fatto presente che la nuova regolamentazione statale avrebbe drasticamente abbassato i loro profitti. Chiquita si è dunque lamentata della possibile perdita di milioni di dollari se fosse passata la riforma sindacale di Zelaya e quando il decreto sulla
paga minima è stato approvato, la Chiquita ha cercato aiuto e si è appellata al "Assemblea Hondureña di Imprese Private" (COHEP in spagnolo) e il COHEP si è mostrato contrario tanto quanto la Chiquita.Da loro stesso
sito web la COHEP sarebbe il braccio tecnico e politico del settore privato in Honduras, favorirebbe gli accordi commerciali e fornirebbe "supporto critico" al sistema democratico locale.Secondo la COHEP, che da subito ha
appoggiato il golpe, la comunità internazionale non dovrebbe imporre sanzioni economiche al governo golpista di Tegucigalpa, perchè questo peggiorerebbe i gravi problemi politici del paese.Nonostante la
storia dell'america latina sia piena dei misfatti della United Fruit e delle società da lei generate, forse la Chiquita non ha
responsabilità dirette nel golpe, ma sicuramente un sacco di interessi perchè Zelaya non ritorni in patria.