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L'economia di Maria ai tempi della crisi


Nel 2006, più o meno 3 anni fa, mentre mi trovavo per un anno intero in Repubblica Dominicana, con l'aiuto di tanti amici italiani avevo contribuito alla costruzione di una casa per una ragazza di 23 anni che viveva con 4 figli in una camera di pochissimi metri quadri. Sui giornali locali, per garantirne la privacy, le era stato dato il nome di Maria. La situazione famigliare si è poi evoluta, Maria, i suoi genitori e la sorella hanno trovato lavoro presso una Zona Franca di Santiago, con uno stipendi di circa 120 euro al mese, senza diritto alla malattia e con il rischio di subire licenziamenti arbitrari in qualsiasi momento. Cucivano jeans e vestiti per note marche statunitensi. Maria non lavorava regolarmete perchè nei momenti di bassa produzione veniva lasciata a casa senza stipendio. Poi arrivò la crisi finanziaria scatenata dai grandi banchieri e quella economica con lo stop dei consumi. Maria, la sorella e i genitori vengono lasciate a casa, quasi tutta la Zona Franca chiude. Passo a trovare Maria un pomeriggio di agosto, non è in casa, c'è la sorella con i tre figli e i 4 di Maria. Una casa con 11 persone e nessuno stipendio. Qualche giorno dopo incontro Maria, è contenta, ha trovato lavoro in una fabbrica di sigari, 20 euro a settimana, se riesce a lavorare tutti i giorni...
La crisi è forte, la gente cerca tutti i modi per farcela. Parlo con una donna, prepara le bottiglie di mamajuana, una radice che viene inserita in bottiglie per dare un gusto particolare al rum. Un commerciante porta presso la propria casa le casse di bottiglie e le radici, lei deve riempirle. La paga? Un peso per ogni bottiglia, cioè 0.02 €. una cassa, 30 bottiglie, 0.60 €. Se va bene in un giorno si riescono a fare 4, 5 casse. Adesso che i bambini non vanno a scuola l'aiutano per poter pagare le uniforni, matite e quaderni. Quando sono passato a trovarla era riuscita a mettere insieme 10 casse in un giorno, 6 euro.Baraccopoli de Los Perez, periferia di Santiago, passo a trovare un po' di amici e quasi non la riconosco, ogni angolo è coltivato a platano, mayoca, fagioli. Chi ha la possibilità è tornato a seminare questa terra non buona pur di poterne ricavare un qualche frutto perchè tutto aiuta a superare il momento. Parlo con una donna, la figlia si è trasferita due anni fa a New York. Quest'anno è tornata per qualche mese, per la disperazione. Il marito negli USA da tempo è stato licenziato ed adesso riceve il sussidio dal governo, lei lavorava come donna delle polizie ma sei mesi fa è stata lasciata a casa, le persone presso le quali lavorava non potevano più pagarla.Questa è la crisi vista dal basso.