ilKuda - www.kuda.tk

I soldi della Social Card usati per finanziare i giornali di partito


Robin Tax, bel nome, studiato da qualche comunicatore bravo, per spiegare l'idea rivoluzionaria di Tremonti: tassare i guadagni extra dei petrolieri dati dall'elevato prezzo del greggio nel 2008 per poter garantire i fondi necessari per la social card. Togliere a chi guadagnava tanto per dare ai poveri, da qui il richiamo al povero Robin Hood.Ma, forse non è andata proprio così: - certi aumenti dei prezzi dei carburanti che tuttora ricorrono - secondo molti non giustificati da sottostanti incrementi più contenuti del prezzo del petrolio -, alimentano in taluni il sospetto di una mossa delle compagnie petrolifere per traslare sui consumatori finali gli oneri della Robin Tax. Quindi di fatto la tassazione più alta è pagata dagli automobilisti, ma anche da tutti noi che compriamo merce che ha viaggato su cammion.- l'articolo 56 (Editoria) della legge 23 luglio 2009, n. 99 (ex Ddl "Sviluppo") dispone l'incremento dell'addizionale Ires dal 5,5 al 6,5 per cento- pari a 140 milioni di euro per il biennio 2009-2010 - destinandolo al finanziamento dei giornali di partito.Ricapitoliamo: ai consumatori finali viene imposta una tassa sulla benzina con la scusa di finanziare l'(inutile) social card e poi, cammin facendo, parte di questi soldi vengono dirottati sui giornali di partito. Ah, la decisione di foraggiare i giornali è passata all'unanimità!