Nonostante la recessione e il tracollo dei prezzi delle commodities alimentari dopo l'esplosione della bolla speculativa il colosso svizzero Nestlé ha riportato una
crescita netta dei profitti 2008 pari al 70% rispetto all'anno precedente.Il motivo della crescita? Semplice, in barba a qualsiasi ipotesi di conseguente contrazione della domanda la compagnia ha deciso di alzare i prezzi dei suoi prodotti. Ma non solo, i sindacati norvegesi hanno segnalato al ministro delle Finanze come, a loro avviso, il colosso alimentare svizzero si sia
«sistematicamente reso protagonista di palesi violazioni dei diritti umani». Ora rischia l'escusione dal Norwegian Government Pension Fund per aver violato le linee guida etiche imposte dalle convenzioni dell'ILO (International Labour Organisation), soprattutto in Indonesia e India.Approfondimenti:
perchè il boicottaggio alla Nestlè /
il dramma del latte in polvere