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Povera Haiti


Torno a parlare dopo un po' di Haiti non perchè non l'abbia seguita ma perchè la situazione è così stagnante che sarebbe solo un triste bollettino di crimini della povertà. Per averne un quadro bisogna forse fare un salto indietro fino all'inizio del millennio. Siamo negli anni in cui Aristide, ex prete salesiano, teologo della liberazione e fiero oppositore del dittatore haitiano Duvalier, è al suo secondo mandato. Il primo, iniziato nel 1991, aveva subito un colpo di stato nello stesso anno e si era concluso nel 1994 dopo sono un anno effettivo di governo. Nel 2000 Aristide viene rieletto presidente, per la prima volta nella storia haitiana si inizia ad impostare una rete di protezione sociale contro la fame estrema e la malnutrizione. Inoltre il salario minimo viene dublicato, e parlando della forza lavoro meno retribuita delle Amaeriche e davvero molto importante.
Ma qualcosa non funzionava per l'elite economica e per gli interessi occidentali, che come nel caso dell'Honduras, sono interessati a questi paesi proprio per i bassissimi costi della manodopera. Nel 2004 avvenne un nuovo compo di stato, Aristide fu arrestato in casa sua ed esiliato nella Repubblica Centroafricana. Sia ben chiaro, Aristide non era un santo ma si trattava delle prime esperienze dei democrazia dopo decenni di feroce dittatura da parte di Duvalier padre e figlio.La vita ad Haiti post-golpe non è stata un granchè, nonostante l'elezione nel 2006 di Preval, ex braccio destro di Aristide, non sono più stati impostati piani di protezione sociale. Neppure i 4 miliardi di dollari di aiuti internazionale riversati su Haiti dal 2004 hanno migliorato la vita dei suoi abitanti, se non per la piccolissima elite economica che sta facendo grossi guadagni sulla pelle della popolazione ormai alla disperazione. Si sono registrate molte sparizioni e assassini di leader legati all'ex presidente.In tutto questo un ruolo fondamentale è stato giocato dall'amministrazione Bush e dalla organizzazioni internazionali finanziarie. Aristide riferisce di colloqui avuti settimane prima del golpe con emissari francesi: "L'ex ambasciatore francese ha detto chiaramente che ci sarebbe stata una «bufera» ad Haiti. Il suo successore non ha fatto altro che seguire le sue orme, e la «bufera» era nell'aria. Quindi ha svolto un ruolo nel senso della «bufera».". Dirette, sembrerebbero, anche le influenza dell'amministrazione Bush. Per esempio, il leader dei ribelli Guy Philippe fu addestrato, durante l'ultimo colpo di stato, in una base militare americana in Ecuador. Philippe fuggì da Haiti nell'ottobre 2000, quando le autorità scoprirono che stava preparando un colpo di stato insieme a un gruppuscolo di altri capi di polizia. Dopo il golpe gli uomini di Philippe si sono vantati con la stampa americana di aver giustiziato i sostenitori di Aristide a Cap-Haïtien e Port-au-Prince, ed effettivamente di molti di essi è stata denunciata la scomparsa. Dopo il golpe del 2004 il senatore democratico Christopher Dodd sollecitò inascoltato un'indagine sull'addestramento ad opera degli USA di seicento "ribelli" nella Repubblica Dominicana, e sull'uso di 1,2 milioni di dollari di denaro concessi dagli USA ad Haiti.
Da allora la situazione non si è più ripresa, una missione ONU viene rinnovata stancamente da anni senza che riesca a raggiungere davvero lo scopo di pacificazione e controllo del paese. Preval è un presidente indebolito e il paese è in un sostanziale stato di anarchia. A maggio di quest'anno Bill Clinton è stato nominato dall'ONU inviato speciale ad Haiti e deve aver lavorato molto nell'ombra se qualcuno arriva a chiedersi se sia diventato il vero presidente di Haiti. Lo stato rimane un teatro di confronti che coinvolgono altri paesi, i caschi blu sono guidati dal Brasile, e serve per testare le sue ambizioni in campo internazionale, Chavez rifornisce Haiti con petrolio a basso costo, cercando di proporsi come partner potente per uscire dalla povertà, un po' come ha fatto con l'Honduras, inoltre la vicinanza con Haiti la rende troppo strategica perchè il suo sviluppo sia rivolto solo al bene degli haitiani.ps: foto di Filippo Podestà