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Per l'amico dei dittatori in Honduras c'è democrazia


Il presidente legittimo Manuel Zelaya è rinchiuso nell'ambasciata brasiliana da settembre dopo due mesi d'esilio forzato, e nonostante i golpisti si fossero impegnati in un accordo giostrato dalla Casa Bianca a restituire il potere a Zelaya per far gestire a lui la tornata elettorale, non hanno rispettato la parola data. Alle elezioni mancavano la metà dei partiti e ha votato solo il 35% della popolazione. Ma:Berlusconi ha dichiarato che il continente latinoamericano è ormai un esempio di democrazia e che anche la questione Honduras, grazie ad elezioni democratiche, si è felicemente risolta.