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Se reciprocità vuole, intelligenza tace


(ispirato da un post di Il Derviscio)Prendo un passaggio tra i tanti che parlano di reciprocità: "L'islam, per vivere nel nostro mondo, deve accettare la reciprocità, che si traduce nel "libero mercato delle religioni" ", l'autore è il deputato europeo UDC Magdi Cristiano Allam ma il ritornello è noto: perchè dovremmo far costruire moschee (ma anche, a seconda dei casi, permettere feste, concedere assistenza, tollerare usanze) islamiche se ciò non avviene nei paesi dove l'islam è la prima religione?Mi sono allora esercitato a sviluppare la tesi:In Pachistan non fanno costruire chiede cattoliche reciprocità vuole che non facciamo costruire moschee in Italia;Se una donna italiana volesse andare in una università afgana non potrebbe reciprocità vuole che se una donna afgana vuole entrare in una università italiana non dobbiamo permetterlo;A Instambul, Bagdad, Il Cairo, Damasco e in Iran ci sono chiese cristiane reciprocità vuole che anche in Italia ci possano essere moschee islamiche;In Turchia lo stato finanzia la Chiesa Ortodossa e Cattolica reciprocità vuole che l'Italia finanzi le comunità islamiche;In Svizzera non si possono costruire minareti reciprocità vuole che in nessuno stato islamico si possano costruire campanili;In Arabia Saudita una donna italiana non può guidare l'auto reciprocità vuole che in Italia si impedisca alle donne saudite di guidare l'auto;In Italia vi è la libertà di culto reciprocità vuole che se un italiano, dico uno vero, da sempre, mussulmano vuole praticare il proprio culto abbia tutti i diritti di costruirsi a sue spese il proprio luogo di culto;Coloni ebrei danno fuoco a una moschea reciprocità vuole ...e così viaRicapitolando, se sei turco puoi costruire la moschea e ricevere soldi dallo stato, se sei saudita non puoi guidare, se sei mussulmano italiano puoi farti una moschea a cui non possono accedere i pachistani.Appare chiaro che il concetto della "reciprocità vuole" sia, per usare un eufemismo, un po' debole?