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Forte terremoto ad Haiti, avvertito anche in Repubblica Dominicana


Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7,3 si e' verificata nelle acque a largo dell'isola caraibica di Haiti alle 22,53 ora italia seguita poco dopo da un'altra di intensita' pari a 5,9 gradi della scala Richter ed una terza di 5,5. Lo riferisce l'Istituto Geologico statunitense (Usgs). Il sisma ha fatto crollare un ospedale di tre piani a Petionville, la parte ricca della capitale haitiana. La scossa, che ha avuto il suo epicentro a soli 10 chilometri da Porto Prince è stata avvertita anche a Santo Domingo dove le persone hanno abbanonato gli edifici più alti e sono scese in strada, è salta la corrente in tutto il sud della Repubblica Dominicana. Non si hanno ancora notizie rispetto alle vittime.
aggiornamento delle 8.07 (13 gennaio)Il terremoto ha distrutto parte della capitale haitiana, dove, oltre all'ospedale sono crollati un numero imprecisato di edifici e ha interrotto tutte le comunicazioni. Il sisma, il più potente della storia dei Caraibi, ha danneggiato diversi edifici pubblici tra cui i ministreri del lavoro, delle comunicanzioni e della cultura, la sede del Parlamento e l'ambasciata dominicana, colpendo particolarmente la parte di Petion Ville, zona residenziale ricca. Il tetto del Palazzo Nazionale, sede del governo, è praticamente crollato tutto, sono in salvo il Presidente e la consorte. Crollato anche il palazzo sede dell'ONU. Alcune immagini da ClaveDigital:
Prime immagini trasmette da RaiNews24:aggiornamento delle 9.05Il sito di una radio haitiana riporta gravi danni anche alla cattedrale di Porto Prince. "I morti si conteranno a centinaia" ha detto all'Afp un medico ferito a un braccio. La capitale è immersa in un'enorme cappa di polvere. Le strade sono sommerse di macerie. In questo momento sono interrotte tutte le comunicazioni verso l'isola. L'ambasciata italiana nella Repubblica Dominicana, però, è riuscita a contattare brevemente il vice console onorario a Port au Prince, Joanny de Matteis, che ha spiegato di non essere in grado di quantificare i danni causati dal sisma nell'area dove si trova la sua casa.aggiornamento delle 9.48Secondo TeleSur più di 200 persone sarebbero sepolte sotto un albergo crollato, si tratta di uno degli alberghi più lussuosi di Porto Prince situato vicino all'edificio dell'ONU.aggiornamento delle 12.30Otto caschi blu cinesi presenti ad Haiti sono rimasti sotto il crollo dell'edificio, altri dieci sono dichiarati dispersi. Aiuti umanitari partiti da Venezuela, Nicaragua e Francia. Non esiste ancora una stima dei morti e dei dispersi, ma si parla di migliaia. Distrutti tantissimi edifici.
aggiornamento delle 13.00Radio Metropole di Puerto Principe parla di centinaia di morti, con la presenza di numerosi corpi per le strade.
aggiornamento delle 14.00Peacereporter ha pubblicato un video delle prime scosse. Il capo missione ONU Hedi Annabi e tutte le persone che si trovavano con lui nell'edificio della missione sarebbero morti a causa del terremoto. Risultano disperse due suore italiane dell'ordine delle Figlie di Maria Ausiliatrice.aggiornamento delle 16.41La Cattedrale, l'Arcivescovado, tutte le grandi chiese, tutti i seminari sono ridotti a macerie. Fonti Misna riferiscono che l'arcivescovo di Port-au-prince sarebbe morto sotto le macerie, insieme a centinaia di seminaristi e sacerdoti che sono sotto le macerie. Un'immagine della cattedrale diffusa su Twitter. 
aggiornamento delle 17.00ColorEsperanza ha lanciato una raccolta fondi straordinaria per far fronte all'emergenza sanitaria. Info sul sito www.coloresperanza.org aggiornamento delle 17.31"Alcune scuole sono piene di cadaveri". Lo ha detto il presidente di Haiti, Renè Preval, in un'intervista al Herald Tribune. I morti ad Haiti sarebbero "decine di migliaia". Lo ha detto a Washington l'ambasciatore haitiano presso l'Osa, l'Organizzazione degli Stati Americani. Non siamo ancora riusciti ad entrare in contatto con i nostri amici haitiani, uno di loro, che al momento si trova negli Stati Uniti ci ha detto che vorrebbe partire per Porto Principe dove vive tutta la sua famiglia, ma non è possibile comprare nessun volo.Su Flirck le prime immagini delle zone meno ricche di Porto Principe, ma non sono ancora le baraccopoli, anche se lo sembrano.aggiornamento delle 19.12Tra le vittime del sisma ci sarebbe anche Zilda Arns, fondatrice della "Pastorale dei bambini" della Chiesa cattolica brasiliana e sorella dell'arcivescovo emerito di San Paolo. Le Nazioni Unite hanno comunicato che almeno 200 membri del personale dislocato ad Haiti risultano dispersi. L'ONU comunica anche che la principale prigione dell'isola è crollata, e i detenuti sono in fuga. Il premier haitiano Jean Max Bellerive ha detto oggi che il terremoto potrebbe avere causato centinaia di migliaia di morti. aggiornamento delle 19.28Da Twitter alcune immagini di una scuola e di una collina. aggiornamento delle 20.31Le due suore italiane disperse hanno fatto sapere di star bene tramite SMS. Circa tre milioni le persone colpite, secondo stime ONU. Iniziano ad arrivare anche notizie da altre città: almeno il 20% della città di Jacmel (50 km dalla capitale), che conta circa 50.000 abitanti, è stata distrutta dal terremoto.aggiornamento delle 22.00via Twitter, le comunicazioni interne ad Haiti sono interrotte, in particolare verso sud dalla capitale,  un altro utente conferma la riapertura di alcune pompe di benzina. Diverse foto su CNNireport.aggiornamento delle 23.45Trasportati all'ospedale di Santiago il presidente del Senato haitiano e la presidentessa di City Bank ad Haiti per interventi d'urgenza. Per tutti gli altri c'è solo l'ospedale da campo argentino, l'unico non crollato a Porto Principe. aggiornamento delle 00.18 del 14 gennaioHa iniziato a piovere. 
aggiornamento delle 00.50Il presidente Preval ha annunciato che gli ospedali haitiani sono al collasso, gli USA stanno approntando un ponte aereo per trasferire i feriti all'ospedale di Guantanamo, per il momento trasferiranno solo 160 cittadini statunitensi presenti ad Haiti al momento del terremoto. Medici in arrivo da Cuba che già gestisce diversi ospedali nel paese.